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Mosia Capitolo 1

Mosia Capitolo 1 - раздел Религия, LIBRO DI MORMON Un altro testamento   Re Beniamino Insegna Ai Suoi Figli La Lingua E Le Profezie De...

 

Re Beniamino insegna ai suoi figli la lingua e le profezie dei loro padri -- La loro religione e la loro civiltà sono state preservate grazie agli annali tenuti sulle varie tavole -- Mosia è scelto come re e gli è affidata la custodia degli annali e di altre cose. Circa 130 - 124 a.C.

 

Mosia 1:1 ED ora non vi fu più contesa in tutto il paese di Zarahemla, fra tutti i popoli che appartenevano a re Beniamino, cosicché re Beniamino ebbe pace continua durante tutto il resto dei suoi giorni.

 

Mosia 1:2 E avvenne che egli ebbe tre figli; e dette loro nome Mosia, Helorum ed Helaman. E li fece istruire nella lingua dei suoi padri affinché in tal modo potessero divenire uomini di intendimento; e affinché potessero avere conoscenza riguardo alle profezie che erano state pronunciate per bocca dei loro padri, che erano state consegnate loro dalla mano del Signore.

 

Mosia 1:3 E li istruì anche riguardo agli annali che erano incisi sulle tavole di bronzo, dicendo: Figli miei, vorrei che vi ricordaste che, se non fosse stato per queste tavole, che contengono questi annali e questi comandamenti, avremmo dovuto soffrire nell’ignoranza fino ad ora, non conoscendo i misteri di Dio.

 

Mosia 1:4 Poiché non sarebbe stato possibile che nostro padre Lehi potesse ricordare tutte queste cose, e insegnarle ai suoi figlioli, se non fosse stato per l'aiuto di queste tavole; poiché, essendo stato egli istruito nella lingua degli Egiziani, poteva dunque leggere queste incisioni e insegnarle ai suoi figlioli, affinché essi potessero così a loro volta insegnarle ai loro figli e adempiere così i comandamenti di Dio, fino ad ora.

 

Mosia 1:5 Io vi dico, figli miei, che se non fosse stato per queste cose, che sono state tenute e preservate dalla mano di Dio, affinché potessimo leggere e comprendere i suoi misteri, ed avere sempre dinanzi ai nostri occhi i suoi comandamenti, persino i nostri padri sarebbero degenerati nell'incredulità, e noi saremmo stati come i nostri fratelli, i Lamaniti, che non sanno nulla riguardo a queste cose, e neppure vi credono quando sono loro insegnate, a causa delle tradizioni dei loro padri, che non sono corrette.

 

Mosia 1:6 O figli miei, io vorrei che vi ricordaste che queste parole sono vere, ed anche che questi annali sono averi. Ed ecco, anche le tavole di Nefi, che contengono gli annali e le parole dei nostri padri dal tempo in cui lasciarono Gerusalemme fino ad ora, sono vere; e noi possiamo sapere che sono vere perché le abbiamo dinanzi agli occhi.

 

Mosia 1:7 Ed ora, figli miei, vorrei che vi ricordaste di scrutarle diligentemente, per poterne in tal modo trarre profitto; e vorrei che obbediste ai comandamenti di Dio, affinché possiate prosperare sulla terra, secondo le promesse che il Signore fece ai nostri padri.

 

Mosia 1:8 E re Beniamino insegnò ai suoi figli molte altre cose che non sono scritte in questo libro.

 

Mosia 1:9 E avvenne che dopo che re Beniamino ebbe terminato di istruire i suoi figli, si fece vecchio e vide che avrebbe dovuto andarsene molto presto per la via di tutta la terra; pensò dunque che fosse opportuno conferire il regno a uno dei suoi figli.

 

Mosia 1:10 Perciò fece condurre a sé Mosia; e queste sono le parole che gli rivolse, dicendo: Figlio mio, vorrei che tu facessi un proclama in tutto questo paese, fra tutto questo popolo, ossia il popolo di Zarahemla e il popolo di Mosia, che dimorano nel paese, affinché possano in tal modo radunarsi; poiché domani io proclamerò a questo mio popolo con la mia stessa bocca che tu sei re e governatore sopra questo popolo che il Signore nostro Dio ci ha dato.

 

Mosia 1:11 E inoltre io darò a questo popolo un nome, affinché in tal modo possa essere distinto sopra tutti i popoli che il Signore Iddio ha portato fuori dalla terra di Gerusalemme; e faccio questo perché esso è stato un popolo diligente nell'obbedire ai comandamenti del Signore.

 

Mosia 1:12 E io do loro un nome che non sarà mai cancellato, eccetto che per via di trasgressione.

 

Mosia 1:13 Sì, e inoltre io vi dico che se questo popolo altamente favorito dal Signore dovesse cadere in trasgressione e diventare un popolo malvagio e adultero, il Signore lo abbandonerà, affinché in tal modo essi diventino deboli come i loro fratelli; ed egli non li preserverà più con il suo potere incomparabile e meraviglioso, come ha finora preservato i nostri padri.

 

Mosia 1:14 Poiché io vi dico che se egli non avesse steso il suo braccio per preservare i nostri padri, essi sarebbero dovuti cadere nelle mani dei Lamaniti, e diventare vittime del loro odio.

 

Mosia 1:15 E avvenne che dopo che re Beniamino ebbe terminato di parlare così a suo figlio, gli affidò tutti gli affari del regno.

 

Mosia 1:16 E inoltre gli affidò gli annali che erano incisi sulle tavole di bronzo; ed anche le tavole di Nefi; ed anche la spada di Labano e la sfera, o indicatore, che condusse i nostri padri attraverso il deserto, la quale era stata preparata dalla mano del Signore affinché in tal modo potessero essere guidati, ognuno secondo l'attenzione e la diligenza che gli dava.

 

Mosia 1:17 Così quando erano infedeli non prosperavano né progredivano nel loro viaggio, ma erano ricacciati indietro e incorrevano nello sdegno di Dio verso di loro; ed erano colpiti dunque da carestia e da dolorose afflizioni, per spronarli a ricordarsi del loro dovere.

 

Mosia 1:18 Ed ora avvenne che Mosia andò e fece quanto suo padre gli aveva comandato, e fece un proclama a tutto il popolo che si trovava nel paese di Zarahemla affinché potesse in tal modo radunarsi per salire al tempio e udire le parole che suo padre avrebbe detto loro.

 

Mosia Capitolo 2

 

Re Beniamino si rivolge al suo popolo -- Rammenta l'equità, la correttezza e la spiritualità del suo regno -- Consiglia loro di servire il loro Re celeste -- Chi si ribella contro Dio soffrirà un'angoscia simile a un fuoco inestinguibile. Circa 124 a.C.

 

Mosia 2:1 E AVVENNE che dopo che Mosia ebbe fatto come suo padre gli aveva comandato, ed ebbe fatto un proclama in tutto il paese, il popolo si radunò da tutto il paese per poter salire al tempio e udire le parole che re Beniamino avrebbe detto loro.

 

Mosia 2:2 E ve ne fu un gran numero, sì, così tanti che non furono contati; perché si erano grandemente moltiplicati ed erano diventati grandi nel paese.

 

Mosia 2:3 Ed essi presero anche dei primogeniti dei loro greggi, per poter offrire sacrifici e olocausti secondo la legge di Mosè;

 

Mosia 2:4 Ed anche per poter rendere grazie al Signore loro Dio, che li aveva portati fuori dalla terra di Gerusalemme e che li aveva liberati dalle mani dei loro nemici ed aveva ordinato degli uomini giusti per essere loro insegnanti, ed anche un uomo giusto per essere loro re, il quale aveva stabilito la pace nel paese di Zarahemla e aveva insegnato loro a obbedire ai comandamenti di Dio, per poter gioire ed essere pieni d’amore verso Dio e verso tutti gli uomini.

 

Mosia 2:5 E avvenne che quando furono saliti al tempio, piantarono le loro tende tutto attorno, ogni uomo secondo la sua famiglia, formata da sua moglie, dai suoi figli e dalle sue figlie, e dai loro figli e dalle loro figlie, dal più vecchio fino al più giovane, e tutte le famiglie erano separate una dall'altra.

 

Mosia 2:6 E piantarono le loro tende tutto attorno al tempio, e ognuno aveva la sua tenda con la porta verso il tempio, affinché potessero in tal modo rimanere nella loro tenda e udire le parole che re Beniamino avrebbe detto loro;

 

Mosia 2:7 Poiché la moltitudine era così grande che re Beniamino non avrebbe potuto insegnare a tutti loro all'interno delle mura del tempio; egli fece dunque erigere una torre, affinché in tal modo il suo popolo potesse udire le parole che avrebbe detto loro.

 

Mosia 2:8 E avvenne che egli cominciò a parlare al suo popolo dalla torre; e a causa della grande moltitudine non tutti potevano udire le sue parole; egli perciò fece sì che le parole che egli diceva fossero scritte e mandate fra coloro che non erano a portata della sua voce, affinché potessero anch'essi ricevere le sue parole.

 

Mosia 2:9 E queste sono le parole che egli disse e fece scrivere dicendo: Fratelli miei, voi tutti che vi siete riuniti, voi che potete udire le parole che vi dirò oggi; poiché non vi ho comandato di salire qui per prendere alla leggera le parole che vi dirò, ma affinché mi diate ascolto, e apriate le orecchie per poter udire, e il cuore per poter comprendere, e la mente affinché i misteri di Dio possano essere svelati al vostro sguardo.

 

Mosia 2:10 Io non vi ho comandato di salire qui affinché abbiate a temermi o perché pensiate che io da me stesso sia più che un uomo mortale.

 

Mosia 2:11 Ma io sono come voi, soggetto a ogni sorta di infermità nel corpo e nella mente; tuttavia sono stato scelto da questo popolo, e consacrato da mio padre; e mi è stato permesso di essere governatore e re su questo popolo dalla mano del Signore; e sono stato custodito e preservato dal suo potere incomparabile per servirvi con tutto il potere, la mente e la forza che il Signore mi ha accordato.

 

Mosia 2:12 Io vi dico che poiché mi è stato permesso di trascorrere i miei giorni al vostro servizio fino ad oggi, e non ho preteso da voi né oro, né argento, né alcun genere di ricchezze;

 

Mosia 2:13 E non ho permesso che voi foste rinchiusi nelle segrete, né che vi faceste schiavi l'uno dell'altro, né che uccideste, o saccheggiaste, o rubaste, o commetteste adulterio; e neppure ho permesso che commetteste alcun genere di malvagità, e vi ho insegnato a obbedire ai comandamenti del Signore in tutto ciò che egli vi ha comandato --

 

Mosia 2:14 Ed anch'io, io stesso, ho lavorato con le mie proprie mani per potervi servire e affinché non foste gravati di tasse e affinché nulla vi fosse imposto che fosse grave da sopportare -- e di tutte queste cose di cui ho parlato voi stessi siete oggi testimoni.

 

Mosia 2:15 Tuttavia, fratelli miei, io non ho fatto queste cose per potermi vantare, e non vi dico queste cose per potervi in tal modo accusare; ma vi dico queste cose perché possiate sapere che posso rispondere oggi con coscienza pura dinanzi a Dio.

 

Mosia 2:16 Ecco, io vi dico che perché vi ho detto che ho trascorso i miei giorni al vostro servizio, io non desidero vantarmi, poiché sono stato soltanto al servizio di Dio.

 

Mosia 2:17 Ed ecco, io vi dico queste cose affinché possiate imparare la saggezza; affinché possiate imparare che quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio.

 

Mosia 2:18 Ecco, voi mi avete chiamato vostro re; e se io, che voi chiamate vostro re, mi sforzo per servirvi, allora non dovreste voi lavorare per servirvi l'un l'altro?

 

Mosia 2:19 E ancora ecco, se io, che voi chiamate il vostro re, che ha trascorso i suoi giorni al vostro servizio, e tuttavia è stato al servizio di Dio, merito da voi qualche ringraziamento, oh, quanto più dovreste voi ringraziare il vostro Re celeste!

 

Mosia 2:20 Io vi dico, fratelli miei, che se voi rendeste tutto il ringraziamento e tutte le lodi che la vostra anima ha facoltà di possedere a quel Dio che vi ha creati, e vi ha custoditi e preservati, e ha fatto sì che gioiste, e vi ha accordato di vivere in pace gli uni con gli altri --

 

Mosia 2:21 Io vi dico che se voi serviste Colui che vi ha creato sin dal principio, e vi preserva di giorno in giorno, prestandovi l'alito perché possiate vivere e muovervi, ed agire secondo la vostra volontà, e anzi sostenendovi da un istante all'altro -- io dico, se lo serviste con tutta quanta la vostra anima, non sareste tuttavia che dei servitori inutili.

 

Mosia 2:22 Ed ecco, tutto ciò ch'egli richiede da voi è di obbedire ai suoi comandamenti; ed egli vi ha promesso che se obbedirete ai suoi comandamenti, prospererete nel paese; ed egli non varia mai da quanto ha detto; perciò, se voi obbedite ai suoi comandamenti, egli vi benedice e vi fa prosperare.

 

Mosia 2:23 Ed ora, in primo luogo, egli vi ha creato, e vi ha accordato la vita, per la quale gli siete debitori.

 

Mosia 2:24 In secondo luogo, egli richiede che facciate come vi ha comandato; e per questo, se lo fate, egli vi benedice immediatamente; e perciò vi ha pagato. E voi gli siete ancora debitori, e lo siete, e lo sarete, per sempre e in eterno; dunque, di cosa avete da vantarvi?

 

Mosia 2:25 Ed ora io chiedo, potete dire qualcosa di voi stessi? Io vi rispondo: No. Non potete dire di essere neppure quanto la polvere della terra; peraltro foste creati dalla polvere della terra; ma ecco, essa appartiene a Colui che vi creò.

 

Mosia 2:26 E io, io stesso, che voi chiamate vostro re, non sono migliore di quanto siete voi; poiché anch'io son dalla polvere. E voi vedete che sono vecchio, e che sono sul punto di abbandonare questo corpo mortale alla sua madre terra.

 

Mosia 2:27 Dunque, così come vi ho detto di avervi servito, camminando dinanzi a Dio con coscienza pura, così ora vi ho fatto riunire, per poter essere trovato senza colpa, e perché il vostro sangue non debba ricadere su di me quando mi presenterò per essere giudicato da Dio delle cose che egli mi ha comandato a vostro riguardo.

 

Mosia 2:28 Io vi dico che vi ho fatto riunire per poter nettare le mie vesti del vostro sangue, in questo periodo di tempo in cui sto per scendere nella tomba, affinché possa scendervi in pace, e il mio spirito immortale possa unirsi ai cori lassù nel cantare le lodi di un Dio giusto.

 

Mosia 2:29 E oltre a ciò vi dico che vi ho fatto riunire per potervi annunciare ch'io non posso più essere vostro insegnante, né vostro re;

 

Mosia 2:30 Poiché, anche in questo momento, tutto il mio corpo trema grandemente mentre cerco di parlarvi; ma il Signore Iddio mi sostiene, e mi ha permesso di parlarvi, e mi ha comandato di annunciarvi in questo giorno che mio figlio Mosia è re e governatore su di voi.

 

Mosia 2:31 Ed ora, fratelli miei, vorrei che agiste come avete fatto finora. E così come avete obbedito ai miei comandamenti, ed anche i comandamenti di mio padre, ed avete prosperato, e siete stati trattenuti dal cadere nelle mani dei vostri nemici, così, se voi obbedirete ai comandamenti di mio figlio, ossia i comandamenti di Dio che vi saranno dati tramite lui, voi prospererete nel paese e i vostri nemici non avranno alcun potere su di voi.

 

Mosia 2:32 Ma, o popolo mio, badate che non sorgano contese fra voi, e che non tendiate a obbedire allo spirito maligno, di cui parlò mio padre Mosia.

 

Mosia 2:33 Poiché ecco, c'è una maledizione pronunciata su colui che tende a obbedire a questo spirito; poiché se tende a obbedire a lui, e rimane e muore nei suoi peccati, egli beve dannazione per la sua anima; poiché riceve come suo salario una punizione eterna, avendo trasgredito la legge di Dio contraddicendo la sua stessa conoscenza.

 

Mosia 2:34 Io vi dico che non vi è nessuno fra voi, eccetto i vostri bambini che non sono ancora stati istruiti riguardo a queste cose, che non sappia che voi siete eternamente debitori verso il vostro Padre celeste, per attribuire a lui tutto ciò che avete e che siete; ed anche che non sia stato istruito riguardo agli annali che contengono le profezie che sono state pronunciate dai santi profeti fino al tempo in cui nostro padre, Lehi, lasciò Gerusalemme;

 

Mosia 2:35 E inoltre tutto ciò che è stato detto dai nostri padri fino ad ora. Ed ecco inoltre, essi dissero ciò che fu loro comandato dal Signore, perciò essi sono giusti e veritieri.

 

Mosia 2:36 Ed ora, fratelli miei, vi dico che dopo aver conosciuto tutte queste cose e dopo esserne stati istruiti, se voi doveste trasgredire e andare contro tutto ciò che è stato detto, così da ritrarvi dallo Spirito del Signore, tanto che non possa aver posto in voi per guidarvi nei sentieri della saggezza, affinché possiate essere benedetti, prosperi e preservati.

 

Mosia 2:37 Vi dico che colui che fa questo esce in aperta ribellione contro Dio; perciò egli tende a obbedire allo spirito maligno, e diventa nemico di ogni giustizia; perciò il Signore non ha posto in lui, poiché egli non dimora in templi impuri.

 

Mosia 2:38 Perciò se quest'uomo non si pente, e rimane e muore nemico di Dio, le esigenze della giustizia divina risvegliano nella sua anima immortale un vivido senso della sua propria colpa, che lo fa rifuggire dalla presenza del Signore e riempie il suo petto di colpa, di dolore e di angoscia, il che è come un fuoco inestinguibile, la cui fiamma ascende per sempre e in eterno.

 

Mosia 2:39 Ed ora io vi dico che la misericordia non ha alcun potere su quell'uomo; perciò il suo infelice destino finale è di sopportare un tormento senza fine.

 

Mosia 2:40 Oh, voi tutti, vecchi, e anche voi, giovani, e voi bambini che potete comprendere le mie parole, poiché vi ho parlato con chiarezza, affinché poteste comprendere, io prego che vi risvegliate al ricordo dell'orribile condizione di coloro che sono caduti in trasgressione.

 

Mosia 2:41 E oltre a ciò desidererei che consideraste lo stato beato e felice di coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio. Poiché ecco, essi sono benedetti in tutte le cose, sia temporali che spirituali; e se si mantengono fedeli fino alla fine sono accolti in cielo, affinché possano in tal modo dimorare con Dio in uno stato di felicità senza fine. Oh, ricordate, ricordate che queste cose sono vere; poiché il Signore Iddio l'ha detto.

 

Mosia Capitolo 3

 

Re Beniamino continua il suo discorso -- Il Signore onnipotente svolgerà il suo ministero in un tabernacolo di creta -- Il sangue gli uscirà da ogni poro mentre espia i peccati del mondo -- Il suo è il solo nome dal quale viene la salvezza -- Tramite l'espiazione gli uomini possono spogliarsi dell'uomo naturale e diventare santi -- Il tormento dei malvagi sarà come un lago di fuoco e di zolfo. Circa 124 a.C.

 

Mosia 3:1 E DI nuovo, fratelli miei, vorrei richiamare la vostra attenzione, poiché ho ancora qualcosa da dirvi; poiché, ecco, ho delle cose da dirvi riguardo a ciò che è a venire.

 

Mosia 3:2 E le cose che vi dirò mi sono state rese note da un angelo inviato da Dio. Ed egli mi disse: Svegliati; e io mi svegliai, ed ecco egli stava dinanzi a me.

 

Mosia 3:3 Ed egli mi disse: Svegliati e odi le parole che ti dirò; poiché ecco, sono venuto a proclamarti buone novelle di grande allegrezza.

 

Mosia 3:4 Poiché il Signore ha udito le tue preghiere, ha giudicato la tua rettitudine, e mi ha mandato a proclamarti che puoi gioire; e che puoi proclamarlo al tuo popolo, affinché siano essi pure riempiti di gioia.

 

Mosia 3:5 Poiché ecco, viene il tempo, e non è molto lontano, in cui il Signore Onnipotente che regna, che fu ed è d'eternità in eternità, scenderà con potere dal cielo tra i figlioli degli uomini, e dimorerà in un tabernacolo di creta, e andrà fra gli uomini, compiendo possenti miracoli, come guarire gli infermi, risuscitare i morti, far sì che gli storpi camminino, i ciechi ottengano la vista e i sordi sentano, e curando ogni sorta di malattie.

 

Mosia 3:6 Ed egli scaccerà i demoni, ossia gli spiriti maligni che dimorano nel cuore dei figlioli degli uomini.

 

Mosia 3:7 Ed ecco, egli soffrirà le tentazioni, e i dolori del corpo, la fame, la sete e la fatica anche più di quanto l'uomo possa sopportare a meno che ne muoia; poiché ecco, il sangue gli uscirà da ogni poro, sì grande sarà la sua angoscia per la malvagità e le abominazioni del suo popolo.

 

Mosia 3:8 Ed egli sarà chiamato Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Padre del cielo e della terra, il Creatore di tutte le cose fin dal principio; e sua madre sarà chiamata Maria.

 

Mosia 3:9 Ed ecco, egli viene ai suoi, affinché la salvezza possa venire ai figlioli degli uomini, sì, tramite la fede nel suo nome; e anche dopo tutto ciò, essi lo considereranno un uomo e diranno che ha un demonio, lo flagelleranno e lo crocifiggeranno.

 

Mosia 3:10 Ed egli risorgerà dai morti il terzo giorno; ed ecco, egli si erge a giudicare il mondo; ed ecco, tutte queste cose sono fatte affinché un giusto giudizio possa venire sui figlioli degli uomini.

 

Mosia 3:11 Poiché ecco, il suo sangue espia anche per i peccati di coloro che sono caduti per la trasgressione di Adamo, che sono morti senza conoscere la volontà di Dio a loro riguardo, o che hanno peccato per ignoranza.

 

Mosia 3:12 Ma guai, guai a colui che sa di ribellarsi contro Dio! Poiché la salvezza non viene a nessuno di questi, se non tramite il pentimento e la fede nel Signore Gesù Cristo.

 

Mosia 3:13 E il Signore Iddio ha mandato i suoi santi profeti fra tutti i figlioli degli uomini, per proclamare queste cose a ogni tribù, nazione e lingua, affinché in tal modo tutti coloro che avessero creduto che Cristo sarebbe venuto potessero ricevere la remissione dei loro peccati e gioire di una gioia immensa, proprio come se egli fosse già venuto fra loro.

 

Mosia 3:14 Tuttavia il Signore Iddio vide che il suo popolo era un popolo dal collo duro, e gli stabilì una legge, sì, la legge di Mosè.

 

Mosia 3:15 E mostrò loro molti segni e prodigi, simboli e prefigurazioni riguardo alla sua venuta; ed anche dei santi profeti parlarono loro riguardo alla sua venuta; e tuttavia essi indurirono il cuore e non compresero che la legge di Mosè non giova a nulla, se non tramite l'espiazione del suo sangue.

 

Mosia 3:16 Ed anche, se fosse possibile che i fanciulli possano peccare, essi non potrebbero essere salvati; ma io vi dico che essi sono benedetti; poiché ecco, come in Adamo, o per natura, essi cadono, così il sangue di Cristo espia per i loro peccati.

 

Mosia 3:17 Ed oltre a ciò io vi dico che non sarà dato alcun altro nome, né alcun altro modo né mezzo per cui la salvezza possa giungere ai figlioli degli uomini, se non nel nome e tramite il nome di Cristo, il Signore Onnipotente.

 

Mosia 3:18 Poiché ecco, egli giudica, e il suo giudizio è giusto; e il bimbo che muore nell'infanzia non perisce; ma gli uomini bevono la dannazione per la loro propria anima, a meno che non si umilino e diventino come bambini, e credano che la salvezza era, è e verrà nel sangue e per mezzo del sangue espiatorio di Cristo, il Signore Onnipotente.

 

Mosia 3:19 Poiché l'uomo naturale è nemico di Dio, lo è stato fin dalla caduta di Adamo, e lo sarà per sempre e in eterno, a meno che non ceda ai richiami del Santo Spirito, si spogli dell'uomo naturale e sia santificato tramite l'espiazione di Cristo, il Signore, e diventi come un fanciullo, sottomesso, mite, umile, paziente, pieno d'amore, disposto a sottomettersi a tutte le cose che il Signore ritiene conveniente infliggergli, proprio come un fanciullo si sottomette a suo padre.

 

Mosia 3:20 E oltre a ciò io vi dico che verrà il tempo in cui la conoscenza di un Salvatore si diffonderà per ogni nazione, stirpe, lingua e popolo.

 

Mosia 3:21 Ed ecco, quando verrà quel tempo, nessuno sarà trovato senza colpa dinanzi a Dio eccetto i bambini, se non mediante il pentimento e la fede nel nome del Signore Iddio Onnipotente.

 

Mosia 3:22 E anche in questo tempo, quando avrai insegnato al tuo popolo le cose che il Signore Iddio tuo ti ha comandato, allora essi non saranno più trovati senza colpa agli occhi di Dio, se non secondo le parole che ti ho detto.

 

Mosia 3:23 Ed ora io ho detto le parole che il Signore Iddio mi ha comandato.

 

Mosia 3:24 E così dice il Signore: Esse staranno come una luminosa testimonianza contro questo popolo nel giorno del giudizio; in base alle quali saranno giudicati, ogni uomo secondo le sue opere, siano esse buone o siano esse cattive.

 

Mosia 3:25 E se sono cattive essi sono consegnati a una terribile visione delle loro colpe e abominazioni, il che li fa rifuggire dalla presenza del Signore a uno stato di infelicità e di tormento infinito, dal quale non possono più tornare; dunque essi hanno bevuto la dannazione per la loro anima.

 

Mosia 3:26 Perciò essi hanno bevuto dalla coppa dell'ira di Dio, la cui giustizia non potrà risparmiarli più di quanto non poté impedire che Adamo cadesse per aver mangiato il frutto proibito; perciò la misericordia non potrà più reclamarli, per sempre.

 

Mosia 3:27 E il loro tormento è come un lago di fuoco e di zolfo, le cui fiamme sono inestinguibili, e il cui fumo ascende per sempre e in eterno. Così mi ha comandato il Signore. Amen.

 

Mosia Capitolo 4

 

Re Beniamino continua il suo discorso -- La salvezza viene grazie all'Espiazione -- Credete in Dio per essere salvati -- Conservate la remissione dei vostri peccati per mezzo della fedeltà -- Impartite delle vostre sostanze ai poveri -- Fate ogni cosa con saggezza e con ordine. Circa 124 a.C.

 

Mosia 4:1 ED ora avvenne che quando re Beniamino ebbe cessato di dire le parole che gli erano state comunicate dall'angelo del Signore, egli gettò gli occhi tutt'intorno sulla moltitudine, ed ecco erano caduti a terra, poiché il timore del Signore era sceso su di loro.

 

Mosia 4:2 Ed essi si erano visti nel loro stato carnale, inferiore perfino alla polvere della terra. Ed essi tutti gridarono forte, con voce unanime, dicendo: Oh, abbi misericordia, e applica il sangue espiatorio di Cristo affinché possiamo ricevere il perdono dei nostri peccati e il nostro cuore possa essere purificato; poiché noi crediamo in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che creò il cielo e la terra e tutte le cose, che scenderà fra i figlioli degli uomini.

 

Mosia 4:3 E avvenne che dopo che ebbero pronunciato queste parole lo Spirito del Signore scese su di loro, e furono riempiti di gioia, avendo ricevuto la remissione dei loro peccati e avendo la coscienza in pace a motivo della grandissima fede ch'essi avevano in Gesù Cristo che sarebbe venuto, secondo le parole che re Beniamino aveva detto loro.

 

Mosia 4:4 E re Beniamino aprì di nuovo la bocca e cominciò a parlare loro, dicendo: Amici miei e fratelli miei, mia stirpe e mio popolo, vorrei richiamare di nuovo la vostra attenzione, affinché possiate udire e comprendere il resto delle parole che vi dirò.

 

Mosia 4:5 Poiché ecco, se la conoscenza della bontà di Dio in questo momento ha risvegliato in voi il sentimento della vostra nullità e del vostro stato indegno e decaduto --

 

Mosia 4:6 Io vi dico, se siete giunti alla conoscenza della bontà di Dio e il suo incomparabile potere, la sua saggezza, la sua pazienza e la sua longanimità verso i figlioli degli uomini, e anche l'espiazione che è stata preparata fin dalla fondazione del mondo, affinché in tal modo la salvezza possa venire a colui che ripone la sua fiducia nel Signore e che è diligente nell'obbedire ai suoi comandamenti, e continua nella fede sino alla fine della sua vita, intendo la vita del corpo mortale --

 

Mosia 4:7 Io dico che questo è l'uomo che riceve la salvezza, tramite l'espiazione che fu preparata fin dalla fondazione del mondo per tutta l'umanità che è esistita fin dalla caduta d'Adamo, che esiste ora, o che sempre esisterà sino alla fine del mondo.

 

Mosia 4:8 E questo è il mezzo per il quale viene la salvezza. E non vi è nessun'altra salvezza, salvo questa di cui si è parlato; né esistono altre condizioni per le quali l'uomo possa essere salvato, eccetto le condizioni che vi ho detto.

 

Mosia 4:9 Credete in Dio; credete che egli esiste, e che ha creato tutte le cose, sia in cielo che in terra; credete che egli ha tutta la saggezza e tutto il potere, sia in cielo che in terra; credete che l'uomo non comprende tutte le cose che il Signore può comprendere.

 

Mosia 4:10 E di nuovo credete che dovete pentirvi dei vostri peccati e abbandonarli, e umiliarvi dinanzi a Dio; e chiedere con sincerità di cuore che vi perdoni; ed ora, se voi credete a tutte queste cose, badate di farle.

 

Mosia 4:11 E di nuovo, vi ripeto, come ho già detto, che, così come siete giunti alla conoscenza della gloria di Dio, ovvero se avete conosciuto la sua bontà e avete gustato il suo amore, e avete ricevuto la remissione dei vostri peccati, il che produce una così immensa gioia nella vostra anima, così pure vorrei che ricordaste, e che conservaste sempre nella memoria, la grandezza di Dio e la vostra nullità, la sua bontà e longanimità verso di voi, creature indegne, e che vi umiliaste sino all’umiltà più profonda invocando quotidianamente il nome del Signore e rimanendo costantemente nella fede di Colui che verrà, come fu detto per bocca dell'angelo.

 

Mosia 4:12 Ed ecco, io vi dico che se fate questo, gioirete sempre e sarete riempiti dell'amore di Dio, e manterrete sempre la remissione dei vostri peccati; e crescerete nella conoscenza della gloria di Colui che vi ha creato, ossia nella conoscenza di ciò che è giusto e vero.

 

Mosia 4:13 E non avrete in mente di farvi del male l'un l'altro, bensì di vivere in pace e di rendere ad ognuno secondo quel che gli è dovuto.

 

Mosia 4:14 E non permetterete che i vostri figlioli vadano affamati o nudi; né permetterete che trasgrediscano le leggi di Dio, che lottino e litighino l'uno con l'altro, e servano il diavolo, che è il maestro del peccato, e che è lo spirito maligno di cui hanno parlato i nostri padri, che è nemico di ogni giustizia.

 

Mosia 4:15 Ma insegnerete loro a camminare nelle vie della verità e della sobrietà; insegnerete loro ad amarsi l'un l'altro e a servirsi l'un l'altro.

 

Mosia 4:16 E inoltre voi stessi soccorrerete quelli che hanno bisogno del vostro soccorso; darete delle vostre sostanze a colui che si trova nel bisogno; e non permetterete che il mendicante vi rivolga la sua supplica invano, scacciandolo cosicché perisca.

 

Mosia 4:17 Forse tu dirai: Quest'uomo si è procurato da sé la sua infelicità; perciò tratterrò la mia mano e non gli darò del mio cibo, né gli impartirò delle mie sostanze perché non soffra, poiché la sua punizione è giusta --

 

Mosia 4:18 Ma io ti dico, o uomo, chiunque fa questo ha grande motivo di pentirsi; e a meno che si penta di ciò che ha fatto, perirà per sempre, e non ha parte nel regno di Dio.

 

Mosia 4:19 Poiché, ecco, non siamo tutti mendicanti? Non dipendiamo tutti dallo stesso Essere, sì, Dio, per tutte le sostanze che abbiamo, sia per il cibo che per le vesti, per l'oro e per l'argento, e per tutte le ricchezze che abbiamo di ogni specie?

 

Mosia 4:20 Ed ecco, proprio in questo momento stavate invocando il suo nome e stavate implorando la remissione dei vostri peccati. Ha egli permesso che supplicaste invano? No, egli ha riversato su di voi il suo Spirito e ha fatto sì che il vostro cuore fosse riempito di gioia, e ha fatto sì che la vostra bocca si bloccasse, così da non poter trovare parola, tanto immensa era la vostra gioia.

 

Mosia 4:21 Ed ora, se Dio, che vi ha creato, dal quale dipendete per la vostra vita e per tutto ciò che avete e che siete, vi accorda qualsiasi cosa chiediate che sia giusta, con fede e credendo che riceverete, oh, quanto più dovreste voi impartire gli uni agli altri le sostanze che avete!

 

Mosia 4:22 E se voi giudicate l'uomo che vi rivolge la sua supplica, chiedendo delle vostre sostanze per non perire, e lo condannate, quanto più giusta sarà la vostra condanna per aver trattenuto le vostre sostanze, che non appartengono a voi ma a Dio, a Cui appartiene anche la vostra vita; e tuttavia voi non gli rivolgete alcuna supplica, né vi pentite di quel che avete fatto.

 

Mosia 4:23 Io vi dico: Guai a quell'uomo, poiché le sue sostanze periranno con lui; ed ora io dico queste cose a coloro che sono ricchi per quanto riguarda le cose di questo mondo.

 

Mosia 4:24 E di nuovo io dico ai poveri, a voi che non avete, e tuttavia avete il necessario per sopravvivere di giorno in giorno; intendo voi tutti che rifiutate ai mendicanti perché non avete; vorrei che diceste in cuor vostro: Non do perché non ho, ma se avessi darei.

 

Mosia 4:25 Ed ora, se in cuor vostro dite questo, rimanete senza colpa; altrimenti siete condannati; e la vostra condanna è giusta, poiché concupite ciò che non avete ricevuto.

 

Mosia 4:26 Ed ora, per ottenere queste cose che vi ho detto -- cioè al fine di mantenere la remissione dei vostri peccati di giorno in giorno, per poter camminare senza colpa dinanzi a Dio -- vorrei che impartiste ai poveri delle vostre sostanze, ognuno secondo ciò che ha, come nutrire gli affamati, rivestire gli ignudi, visitare gli infermi e provvedere a soccorrerli, sia spiritualmente che temporalmente, secondo i loro bisogni.

 

Mosia 4:27 E badate che tutte queste cose siano fatte con saggezza e ordine; poiché non è necessario che uno corra più veloce di quanto ne abbia la forza. E di nuovo, è opportuno che egli sia diligente, affinché possa in tal modo vincere il premio; perciò tutte le cose devono essere fatte con ordine.

 

Mosia 4:28 E vorrei che vi ricordaste che chiunque tra voi prende in prestito dal suo vicino restituisca ciò che ha preso in prestito, secondo come si accorda, altrimenti commetterà peccato; e forse farà sì che anche il suo vicino commetta peccato.

 

Mosia 4:29 E infine io non posso dirvi tutte le cose per le quali potete commettere peccato; poiché vi sono diversi modi e mezzi, anzi, così tanti che non posso contarli.

 

Mosia 4:30 Ma questo è quanto posso dirvi: Che se non controllate voi stessi, i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni, e non osservate i comandamenti di Dio e non continuate nella fede in ciò che avete udito riguardo alla venuta del nostro Signore, sì, sino alla fine della vostra vita, voi dovrete perire. Ed ora, o uomo, ricorda, e non perire.

 

Mosia Capitolo 5

 

I santi diventano figli e figlie di Cristo tramite la fede -- Essi sono allora chiamati con il nome di Cristo -- Re Beniamino li esorta ad essere costanti e fermi nelle buone opere. Circa 124 a.C.

 

Mosia 5:1 ED ora avvenne che, quando re Beniamino ebbe così parlato al suo popolo, mandò dei messi fra loro, desiderando sapere dal suo popolo se credeva alle parole che egli aveva loro detto.

 

Mosia 5:2 Ed essi tutti gridarono con voce unanime dicendo: Sì, noi crediamo a tutte le parole che tu ci hai detto; e per di più sappiamo che sono sicure e vere, a motivo dello Spirito del Signore Onnipotente che ha operato in noi, ossia nel nostro cuore, un potente cambiamento, cosicché non abbiamo più alcuna disposizione a fare il male, ma a fare continuamente il bene.

 

Mosia 5:3 E anche noi, noi stessi, tramite l'infinita bontà di Dio e le manifestazioni del suo Spirito, abbiamo grandi visioni di ciò che è a venire; e se fosse opportuno, potremmo profetizzare su ogni cosa.

 

Mosia 5:4 Ed è la fede che abbiamo avuto nelle cose che il nostro re ci ha detto che ci ha portato a questa grande conoscenza, per cui noi gioiamo di tale immensa gioia.

 

Mosia 5:5 E siamo disposti ad entrare in alleanza con il nostro Dio di fare la sua volontà e di essere obbedienti ai suoi comandamenti in tutte le cose che egli ci comanderà, per tutto il resto dei nostri giorni, per non arrecare su di noi un tormento senza fine, come è stato detto dall'angelo, per non bere alla coppa dell’ira di Dio.

 

Mosia 5:6 Ed ora queste sono le parole che re Beniamino desiderava da loro; e perciò disse loro: Avete detto le parole che io desideravo, e l'alleanza che avete fatto è un'alleanza giusta.

 

Mosia 5:7 Ed ora, a motivo dell'alleanza che avete fatto, sarete chiamati figlioli di Cristo, suoi figli e sue figlie; poiché ecco, in questo giorno egli vi ha spiritualmente generati, poiché dite che il vostro cuore è cambiato, tramite la fede nel suo nome; perciò siete nati da lui e siete diventati suoi figli e sue figlie.

 

Mosia 5:8 E sotto a questo Capo siete resi liberi, e non vi è nessun altro capo dal quale possiate essere resi liberi. Non è dato nessun altro nome per mezzo del quale venga la salvezza; dunque vorrei che prendeste su di voi il nome di Cristo, voi tutti che siete entrati in alleanza con Dio di essere obbedienti fino alla fine della vostra vita.

 

Mosia 5:9 E avverrà che chiunque fa questo sarà trovato alla destra di Dio, poiché conoscerà il nome con il quale sarà chiamato; poiché sarà chiamato con il nome di Cristo.

 

Mosia 5:10 Ed ora avverrà che chiunque non prenderà su di sé il nome di Cristo dovrà essere chiamato con qualche altro nome; perciò si troverà alla sinistra di Dio.

 

Mosia 5:11 E vorrei che ricordaste anche che è questo il nome che dissi che vi avrei dato, che non sarebbe mai stato cancellato, eccetto che tramite la trasgressione; dunque fate bene attenzione a non trasgredire, affinché il nome non sia cancellato dal vostro cuore.

 

Mosia 5:12 Io vi dico, vorrei che vi ricordaste di conservare sempre il nome scritto nel vostro cuore, per non essere trovati alla sinistra di Dio, ma che udiate e conosciate la voce dalla quale sarete chiamati, ed anche il nome con il quale egli vi chiamerà.

 

Mosia 5:13 Poiché, come conosce un uomo il padrone che non ha servito, e che gli è estraneo e che è lungi dai pensieri e dagli intenti del suo cuore?

 

Mosia 5:14 E inoltre, un uomo prende un asino che appartiene al vicino e ne ha cura? Io vi dico: No egli non permetterà neppure che pascoli tra le sue greggi, ma lo spingerà via e lo scaccerà. Io vi dico che proprio così sarà tra voi, se non conoscete il nome con il quale siete chiamati.

 

Mosia 5:15 Vorrei dunque che foste costanti e fermi, abbondando sempre in buone opere, affinché Cristo, il Signore Iddio Onnipotente, possa suggellarvi come suoi; affinché possiate essere portati in cielo, affinché possiate avere la salvezza eterna e la vita eterna, tramite la saggezza, il potere, la giustizia e la misericordia di Colui che creò tutte le cose in cielo e in terra, che è Dio sopra tutti. Amen.

 

Mosia Capitolo 6

 

Re Beniamino registra i nomi delle persone e nomina dei sacerdoti che li istruiscano -- Mosia regna come un giusto re. Circa 124 - 121 a.C.

 

Mosia 6:1 ED ora, dopo aver finito di parlare al popolo, re Beniamino pensò che fosse opportuno ch'egli prendesse i nomi di tutti coloro che erano entrati in alleanza con Dio per obbedire ai suoi comandamenti.

 

Mosia 6:2 E avvenne che non ci fu una sola anima, eccetto i bambini, che non fosse entrata in alleanza e non avesse preso su di sé il nome di Cristo.

 

Mosia 6:3 E in più avvenne che quando re Beniamino ebbe terminato tutte queste cose ed ebbe consacrato suo figlio Mosia per essere governatore e re sul suo popolo, e gli ebbe dato tutti gli incarichi riguardanti il regno, ed ebbe anche nominato dei sacerdoti per istruire il popolo, affinché potesse ascoltare e conoscere i comandamenti di Dio, e per stimolarlo al ricordo del giuramento che avevano fatto, egli congedò la moltitudine; ed essi ritornarono alle proprie case, ognuno secondo la sua famiglia.

 

Mosia 6:4 E Mosia cominciò a regnare al posto di suo padre. E cominciò a regnare nel suo trentesimo anno di età, il che faceva in tutto circa quattrocento e settantasei anni dal tempo in cui Lehi lasciò Gerusalemme.

 

Mosia 6:5 E re Beniamino visse tre anni e morì.

 

Mosia 6:6 E avvenne che re Mosia camminò nelle vie del Signore ed osservò i suoi giudizi e i suoi statuti, e obbedì ai suoi comandamenti in tutte e qualsivoglia le cose che egli gli comandava.

 

Mosia 6:7 E re Mosia fece sì che il suo popolo coltivasse la terra. Ed anche egli stesso coltivava la terra, affinché di conseguenza non potesse diventare un peso per il suo popolo, per poter fare in ogni cosa tutto quanto suo padre aveva fatto. E non vi fu alcuna contesa fra tutto il suo popolo per lo spazio di tre anni.

 

Mosia Capitolo 7

 

Ammon trova il paese di Lehi-Nefi dove Limhi è re -- Il popolo di Limhi è in schiavitù dei Lamaniti -- Limhi racconta la loro storia -- Un profeta (Abinadi) aveva testimoniato che Cristo è il Dio e il Padre di tutte le cose -- Coloro che seminano cose immonde raccolgono tempesta, e coloro che ripongono la loro fiducia nel Signore saranno liberati. Circa 121 a.C.

 

Mosia 7:1 ED ora avvenne che re Mosia, dopo aver goduto di una pace continua per lo spazio di tre anni, desiderò aver notizie riguardo al popolo che era salito a dimorare nel paese di Lehi-Nefi, ossia nella città di Lehi-Nefi; poiché il suo popolo non aveva udito nulla da loro dal tempo in cui avevano lasciato il paese di Zarahemla; perciò essi lo stancavano con le loro tediose richieste.

 

Mosia 7:2 E avvenne che re Mosia accordò che sedici dei loro uomini più forti salissero al paese di Lehi-Nefi per indagare riguardo ai loro fratelli.

 

Mosia 7:3 E avvenne che l'indomani essi iniziarono a salire, avendo con loro un certo Ammon, che era un uomo forte e possente e discendente di Zarahemla; ed egli era anche il loro capo.

 

Mosia 7:4 Ed ora essi non sapevano in che direzione viaggiare nel deserto per salire al paese di Lehi-Nefi; perciò vagarono per molti giorni nel deserto, sì, vagarono per quaranta giorni.

 

Mosia 7:5 E dopo aver vagato per quaranta giorni, arrivarono a una collina che si trova a settentrione del paese di Shilom, e là piantarono le loro tende.

 

Mosia 7:6 E Ammon prese tre dei suoi fratelli, e i loro nomi erano Amalechi, Helem e Hem, e scesero nel paese di Nefi.

 

Mosia 7:7 Ed ecco, essi incontrarono il re del popolo che era nel paese di Nefi e nel paese di Shilom, e furono circondati dalle guardie del re, e furono presi, legati e chiusi in prigione.

 

Mosia 7:8 E avvenne che dopo essere stati in prigione due giorni, furono di nuovo portati al cospetto del re e i loro lacci furono sciolti; ed essi stettero dinanzi al re e fu loro permesso, o piuttosto comandato, di rispondere alle domande che egli avrebbe posto loro.

 

Mosia 7:9 Ed egli disse loro: Ecco, io sono Limhi, figlio di Noè, che era figlio di Zeniff, che uscì dal paese di Zarahemla per ereditare questo paese, che era la terra dei loro padri, e che fu eletto re dalla voce del popolo.

 

Mosia 7:10 Ed ora desidero conoscere il motivo per cui voi foste così coraggiosi da avvicinarvi alle mura della città, quando io stesso, con le mie guardie, stavo fuori dalla porta.

 

Mosia 7:11 Ed ora, per questo motivo ho permesso che foste risparmiati, per potervi interrogare, altrimenti avrei fatto sì che le mie guardie vi mettessero a morte. Vi è permesso di parlare.

 

Mosia 7:12 Ed ora, quando Ammon vide che gli era permesso di parlare, si fece avanti e si inchinò dinanzi al re; e rialzatosi disse: O re, sono molto grato dinanzi a Dio quest'oggi di essere ancora in vita e che mi sia permesso di parlare; e mi sforzerò di parlare con coraggio;

 

Mosia 7:13 Poiché sono sicuro che se mi aveste conosciuto, non avreste permesso che dovessi portare questi lacci. Poiché io sono Ammon, e sono un discendente di Zarahemla, e sono uscito dal paese di Zarahemla per indagare riguardo ai nostri fratelli che Zeniff portò fuori da quel paese.

 

Mosia 7:14 Ed ora avvenne che dopo che Limhi ebbe udito le parole di Ammon, fu felicissimo, e disse: Ora so con certezza che i miei fratelli che si trovavano nel paese di Zarahemla sono ancora vivi. Ed ora gioirò, e domani farò sì che anche il mio popolo gioisca.

 

Mosia 7:15 Poiché ecco, noi siamo in schiavitù dei Lamaniti e siamo gravati da una tassa che è pesante da sopportare. Ed ora, ecco, i nostri fratelli ci libereranno dalla nostra schiavitù, ossia dalle mani dei Lamaniti, e noi saremo loro schiavi; poiché è meglio essere schiavi dei Nefiti che pagare tributo al re dei Lamaniti.

 

Mosia 7:16 Ed ora, re Limhi comandò alle sue guardie di non legare più Ammon né i suoi fratelli, ma li fece andare alla collina che era a settentrione di Shilom e portare i loro fratelli in città, cosicché di conseguenza potessero mangiare, bere e riposarsi dalle fatiche del loro viaggio; poiché avevano sopportato molte cose: avevano sofferto la fame, la sete e la fatica.

 

Mosia 7:17 Ed ora avvenne che l'indomani re Limhi inviò un proclama fra tutto il suo popolo, affinché potesse radunarsi al tempio per udire le parole che egli avrebbe detto loro.

 

Mosia 7:18 E avvenne che quando si furono radunati, egli parlò loro in questa maniera, dicendo: O popolo mio, alzate il capo e siate consolati; poiché ecco è vicino, o non è molto lontano, il tempo in cui non saremo più sottomessi ai nostri nemici, nonostante le nostre molte lotte che sono state vane; confido tuttavia che rimanga da compiere una lotta decisiva.

 

Mosia 7:19 Alzate dunque il capo e gioite, e riponete la vostra fiducia in Dio; in quel Dio che fu il Dio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe ed anche il Dio che portò i figlioli di Israele fuori del paese d'Egitto e fece sì che essi attraversassero il Mar Rosso su terra asciutta, li nutrì con la manna affinché non perissero nel deserto e fece per loro molte altre cose.

 

Mosia 7:20 E ancora, quello stesso Dio ha portato i nostri padri fuori dal paese di Gerusalemme e ha custodito e preservato il suo popolo fino ad ora; ed ecco, è a causa delle nostre iniquità ed abominazioni che egli ci ha portato in schiavitù.

 

Mosia 7:21 E voi oggi siete tutti testimoni che Zeniff, che fu fatto re su questo popolo, essendo troppo desideroso di ereditare la terra dei suoi padri, fu perciò ingannato dall'astuzia e dalla scaltrezza di re Laman, il quale, avendo stipulato un trattato con re Zeniff ed avendo ceduto nelle sue mani i possedimenti di una parte del paese, ossia proprio la città di Lehi-Nefi e la città di Shilom, e le terre circostanti --

 

Mosia 7:22 Fece tutto ciò al solo scopo di portare questo popolo in soggezione o in schiavitù. Ed ecco, ora paghiamo un tributo al re dei Lamaniti, in ragione di metà del nostro grano, del nostro orzo ed anche di ogni specie di cereali, e di metà dell'accrescimento delle nostre greggi e delle nostre mandrie; e il re dei Lamaniti esige da noi anche la metà di tutto ciò che abbiamo o che possediamo, oppure la nostra vita.

 

Mosia 7:23 Ed ora, non è questo pesante da sopportare? E non è grande questa nostra afflizione? Ora, ecco quale grande motivo abbiamo di lamentarci.

 

Mosia 7:24 Sì, io vi dico, grandi sono i motivi che abbiamo di fare cordoglio; poiché ecco, quanti dei nostri fratelli sono stati uccisi e il loro sangue è stato versato invano, e tutto a causa dell'iniquità.

 

Mosia 7:25 Poiché, se questo popolo non fosse caduto in trasgressione, il Signore non avrebbe permesso che questo grande male cadesse su di lui. Ma ecco, essi non vollero dare ascolto alle sue parole; ma sorsero delle contese fra loro, al punto che sparsero sangue fra di loro.

 

Mosia 7:26 Ed hanno ucciso un profeta del Signore, sì, un uomo scelto da Dio, che denunciò la loro malvagità e le loro abominazioni, e profetizzò molte cose che sono a venire, sì, anche la venuta di Cristo.

 

Mosia 7:27 E poiché disse loro che Cristo era il Dio, il Padre di tutte le cose, e disse che egli avrebbe preso su di sé l'immagine dell'uomo, e sarebbe stata l'immagine secondo la quale l'uomo fu creato nel principio; o, in altre parole, egli disse che l'uomo fu creato a immagine di Dio, e che Dio sarebbe sceso tra i figlioli degli uomini e avrebbe preso su di sé carne e sangue, e sarebbe andato sulla faccia della terra --

 

Mosia 7:28 Ed ora, poiché disse questo, essi lo misero a morte, e molte altre cose essi fecero, che fecero cadere su di loro l'ira di Dio. Perciò perché meravigliarsi che siano in schiavitù, e che siano colpiti da gravi afflizioni?

 

Mosia 7:29 Poiché ecco, il Signore ha detto: Io non soccorrerò il mio popolo nel giorno della trasgressione; ma gli sbarrerò il cammino, affinché non prosperino; e le loro azioni saranno come una pietra d'inciampo dinanzi a loro.

 

Mosia 7:30 E ancora egli dice: Se il mio popolo seminerà cose immonde raccoglierà la pula nell'uragano; e il suo effetto è veleno.

 

Mosia 7:31 E ancora egli dice: Se il mio popolo seminerà cose immonde raccoglierà il vento d'oriente, che porta distruzione immediata.

 

Mosia 7:32 Ed ora, ecco, la promessa del Signore è compiuta, e voi siete castigati e afflitti.

 

Mosia 7:33 Ma se vi volgerete al Signore con pieno intento di cuore, e riporrete in lui la vostra fiducia, e lo servirete con tutta la diligenza della vostra mente, se lo farete egli vi libererà dalla schiavitù, secondo il suo volere e a suo piacimento.

 

Mosia Capitolo 8

 

Ammon istruisce il popolo di Limhi -- Viene a conoscenza delle ventiquattro tavole dei Giarediti -- Gli antichi annali possono essere tradotti dai veggenti -- Il dono della veggenza supera tutti gli altri. Circa 121 a.C.

 

Mosia 8:1 E AVVENNE che dopo che re Limhi ebbe terminato di parlare al suo popolo, poiché disse loro molte cose e poche soltanto ne ho scritte in questo libro, egli raccontò al suo popolo tutte le cose riguardanti i loro fratelli che erano nel paese di Zarahemla.

 

Mosia 8:2 E fece sì che Ammon si alzasse dinanzi alla moltitudine e ripetesse loro tutto ciò che era accaduto ai loro fratelli dal tempo in cui Zeniff era uscito dal paese fino al tempo in cui egli stesso era venuto fuori dal paese.

 

Mosia 8:3 Ed egli ripeté loro anche le ultime parole che re Beniamino aveva loro insegnato, e le spiegò al popolo di re Limhi, così che potessero comprendere tutte le parole che egli aveva detto.

 

Mosia 8:4 E avvenne che dopo che ebbe fatto tutto ciò, re Limhi congedò la moltitudine e fece ritornare ognuno alla sua casa.

 

Mosia 8:5 E avvenne che egli fece portare dinanzi ad Ammon, affinché potesse leggerle, le tavole che contenevano la storia del suo popolo dal tempo in cui avevano lasciato il paese di Zarahemla.

 

Mosia 8:6 Ora, appena Ammon ebbe letto la storia, il re lo interrogò per sapere se poteva interpretare le lingue, ed Ammon gli rispose che non poteva.

 

Mosia 8:7 E il re gli disse: Essendo addolorato per le afflizioni del mio popolo, feci sì che quarantatré uomini del mio popolo si mettessero in viaggio nel deserto per poter in tal modo trovare il paese di Zarahemla, affinché potessimo fare appello ai nostri fratelli di liberarci dalla schiavitù.

 

Mosia 8:8 Ed essi si perdettero nel deserto per lo spazio di molti giorni, benché fossero diligenti, e non trovarono il paese di Zarahemla, ma ritornarono in questo paese, avendo viaggiato in un paese tra molte acque, avendo scoperto un paese che era ricoperto d'ossa di uomini e di bestie, ed era anche coperto di rovine di edifici di ogni sorta, avendo scoperto un paese che era stato abitato da un popolo che fu tanto numeroso quanto le schiere di Israele.

 

Mosia 8:9 E a testimonianza che le cose che avevano detto erano vere, essi hanno portato ventiquattro tavole che sono piene di incisioni, e sono d'oro puro.

 

Mosia 8:10 Ed ecco, hanno anche portato dei pettorali, che sono grandi, e sono di bronzo e di rame, e perfettamente conservati.

 

Mosia 8:11 E inoltre essi hanno portato delle spade, le cui impugnature si erano dissolte e le cui lame erano corrose dalla ruggine; e non c'è nessuno nel paese che sia capace di interpretare la lingua o le incisioni che sono sulle tavole. Perciò ti dissi: Sai tu tradurre?

 

Mosia 8:12 E ti dico di nuovo: Sai tu di qualcuno che possa tradurre? Poiché desidero che questi annali siano tradotti nella nostra lingua; poiché forse ci daranno conoscenza di un residuo del popolo che è stato distrutto, dal quale provengono questi annali; o forse ci faranno conoscere proprio questo popolo che è stato distrutto; e io desidero conoscere la causa della sua distruzione.

 

Mosia 8:13 Or Ammon gli disse: Certamente posso dirti, o re, di un uomo che può tradurre gli annali; poiché egli ha quanto occorre per poter guardare e tradurre tutti gli annali che sono di antica data; ed è un dono di Dio. E tali cose sono chiamate interpreti; e nessuno può guardare in esse, eccetto che gli sia comandato, per timore che vi cerchi ciò che non dovrebbe e perisca. E chiunque ha l'ordine di guardarvi, quello stesso è chiamato veggente.

 

Mosia 8:14 Ed ecco, il re del popolo che è nel paese di Zarahemla è l'uomo al quale è comandato di fare queste cose e che possiede questo eccelso dono di Dio.

 

Mosia 8:15 E il re disse che un veggente è più grande di un profeta.

 

Mosia 8:16 E Ammon disse che un veggente è un rivelatore e anche un profeta; e che nessun uomo può avere un dono più grande, eccetto che possegga il potere di Dio, che nessun uomo può avere; tuttavia ad un uomo può esser dato da Dio un grande potere.

 

Mosia 8:17 Ma un veggente può conoscere cose che sono passate ed anche cose che sono a venire, e tramite loro tutte le cose saranno rivelate, o piuttosto, cose segrete saranno rese manifeste, e cose nascoste verranno alla luce, e cose ignote saranno rese note tramite loro, e tramite loro saranno anche rese note cose che altrimenti non potrebbero essere conosciute.

 

Mosia 8:18 Così Iddio ha fornito i mezzi affinché l'uomo, mediante la fede, possa operare possenti miracoli; perciò egli diventa un grande beneficio per i suoi simili.

 

Mosia 8:19 Ed ora, quando Ammon ebbe terminato di dire queste parole, il re gioì grandemente e rese grazie a Dio, dicendo: Senza dubbio un grande mistero è contenuto in queste tavole, e questi interpreti furono senza dubbio preparati allo scopo di svelare tutti questi misteri ai figlioli degli uomini.

 

Mosia 8:20 Oh, quanto sono meravigliose le opere del Signore, e quanto è egli longanime verso il suo popolo; sì, e quanto sono ciechi e impenetrabili gli intendimenti dei figlioli degli uomini; poiché non vogliono cercare la saggezza, né desiderano che essa li governi!

 

Mosia 8:21 Sì, sono come un gregge selvaggio che fugge dal pastore, e si disperde, ed è cacciato, ed è divorato dalle bestie della foresta.

 

STORIA Dl ZENIFF -- Un racconto del suo popolo, dal tempo in cui lasciarono il paese di Zarahemla fino al tempo in cui furono liberati dalle mani dei Lamaniti. Comprende i capitoli dal 9 al 22 incluso.

 

Mosia Capitolo 9

 

Zeniff guida un gruppo da Zarahemla per prendere possesso del paese di Lehi-Nefi -- Il re dei Lamaniti permette loro di ereditare il paese -- C'è guerra tra i Lamaniti e il popolo di Zeniff. Circa 200 - 187 a.C.

 

Mosia 9:1 Io, Zeniff, essendo stato istruito in tutta la lingua dei Nefiti, ed avendo avuto una conoscenza della terra di Nefi, ossia della terra della prima eredità dei nostri padri, ed essendo stato mandato come spia fra i Lamaniti per poter scoprire le loro forze, cosicché il nostro esercito potesse piombare su di loro e distruggerli, quando vidi ciò che c'era di buono tra loro, desiderai che non venissero distrutti.

 

Mosia 9:2 Io venni dunque a contesa con i miei fratelli nel deserto, poiché desideravo che il nostro capo facesse un trattato con loro; ma essendo egli un uomo duro e assetato di sangue, comandò che io fossi ucciso; ma fui salvato mediante il versamento di molto sangue, poiché padre combatté contro padre, fratello contro fratello, finché il più gran numero del nostro esercito fu distrutto nel deserto; e tornammo, quelli che erano stati risparmiati, al paese di Zarahemla per raccontare questa vicenda alle loro mogli e ai loro figlioli.

 

Mosia 9:3 E tuttavia, essendo oltremodo desideroso di ereditare la terra dei nostri padri, raccolsi tutti quelli che desideravano andare a prendere possesso del paese e riprendemmo il nostro viaggio nel deserto per salire al paese; ma fummo colpiti dalla carestia e da dolorose afflizioni; poiché eravamo lenti a ricordare il Signore nostro Dio.

 

Mosia 9:4 Nondimeno, dopo aver vagato per molti giorni nel deserto, piantammo le tende nel luogo in cui i nostri fratelli furono uccisi, che era vicino alla terra dei nostri padri.

 

Mosia 9:5 E avvenne che entrai di nuovo in città con quattro dei miei uomini e mi presentai al re, per poter conoscere la disponibilità del re, e per sapere se potevo entrare con il mio popolo e prendere possesso del paese in pace.

 

Mosia 9:6 E mi presentai al re, ed egli fece alleanza con me che avrei potuto prendere possesso del paese di Lehi-Nefi e del paese di Shilom.

 

Mosia 9:7 E comandò anche che il suo popolo lasciasse il paese, e io e il mio popolo entrassimo nel paese per prenderne possesso.

 

Mosia 9:8 E cominciammo a costruire edifici e a riparare le mura della città, sì, proprio le mura della città di Lehi-Nefi, e della città di Shilom.

 

Mosia 9:9 E cominciammo a coltivare la terra, sì, proprio con ogni sorta di semi, con semi di granturco, di grano, di orzo, e con neas, con sheum e con semi di ogni sorta di frutti; e cominciammo a moltiplicarci e a prosperare nel paese.

 

Mosia 9:10 Ora, fu per l'astuzia e la scaltrezza di re Laman, per ridurre il mio popolo in schiavitù, ch'egli cedette il paese affinché potessimo possederlo.

 

Mosia 9:11 Avvenne dunque che, dopo che avemmo vissuto nel paese per lo spazio di dodici anni, re Laman cominciò a essere inquieto per tema che in qualche modo il mio popolo diventasse forte nel paese e che essi non avrebbero potuto sopraffarlo e ridurlo in schiavitù.

 

Mosia 9:12 Ora essi erano un popolo pigro e idolatra; perciò desideravano ridurci in schiavitù per potersi saziare delle fatiche delle nostre mani; sì, per banchettare con le greggi de

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MANO DI MORMON TRATTO DALLE TAVOLE DI NEFI Si tratta dunque di un compendio degli annali del popolo di Nefi, ed anche dei Lamaniti. Scritto ai Lamaniti, che sono un residuo d

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