Ñèíòàêñè÷åñêèå è ôóíêöèîíàëüíî-ñåìàíòè÷åñêèå îñîáåííîñòè óïîòðåáëåíèÿ óñëîâíîãî íàêëîíåíèÿ â èòàëüÿíñêîì ÿçûêå

Êè¿âñüêèé íàö³îíàëüíèé óí³âåðñèòåò ³ìåí³ Òàðàñà Øåâ÷åíêà ²íñòèòóò ³íîçåìíî¿ ô³ëîëî㳿 Êàôåäðà ³ñïàíñüêî¿ òà ³òàë³éñüêî¿ ô³ëîëî㳿 Äèïëîìíà ðîáîòà ñïåö³àë³ñòà íà òåìó Ñèíòàêñè÷í³ òà ôóíêö³îíàëüíî - ñåìàíòè÷í³ îñîáëèâîñò³ âæèâàííÿ óìîâíîãî ñïîñîáó â ³òàë³éñüê³é ìîâ³ Ñòóäåíòà Êèðè÷åíêà Òàðàñà Ãðèãîðîâè÷à 5 êóðñó , ³òàë³éñüêî¿ ãðóïè Íàóêîâèé êåð³âíèê äîö.Màãóøèíåöü ².². Ðåöåíçåíò Êè¿â - 2002 ð. PIANO Introduzione .3 Parte I. I tempi del Condizionale 4 a Cosa é il modo . 4 b Cosa é il tempo . 5 Parte II. Luso del modo condizionale 13 Parte IL periodo ipotetico 17 1. Le frasi ipotetiche 17 a Semantica del costrutto condizionale 18 b Concordanza dei tempi e semantica dei modi 19 c Il sistema dellitaliano standard 20 d I costrutti controfattuali 22 e Concordanza mista indicativo e congiuntivo-condizionale 25 f Il sistema substandard di concordanza di modi e tempi 26 g Costrutti condizionali pseudocoordinati 27 h Costrutti condizionali interrogativi e imperativi 29 i Condizioni su azioni linguistiche 33 j Protasi non introdotte da se 34 k Protasi con modi verbali non finiti 37 l Ordine delle proposizioni nella frase complessa 38 m Apodosi accompagnate da allora 43 2. Le frasi concessive 46 a Semantica del costrutto concessivo fattuale 46 b Sintassi del costrutto concessivo fattuale 49 c Operatori di subordinazione proposizionali 49 d Semantica del costrutto condizionale concessivo 52 e Sintassi del costrutto condizionale concessivo 53 f Subordinate condizionali concessive introdotte da anche se 54 g Semantica dei costrutti a - condizionali 60 h I costrutti con disgiunzione 61 Ðåçþìå Riassunto INTRODUZIONE Avendo rispetto alle circostanze che sono state stabilite nel periodo dellUnione Sovietica,quando la lingua italiana non si studiava ufficialmente in Ucraina , per il momento esiste una piccola quantità dei lavori dedicati al modo condizionale I.Glivenko, A.A.Karulin,V.Cerdanzeva,G.G.Lebedeva, Mavrov . Ecco perche ho deciso studiare uno dei temi meno studiati ditaliano.

Latenzione fondamentale nel lavoro è concentrata sullanalisi delle particolarità sintattiche e semantiche - funzionari del modo condizionale, come in lingua scritta, cosi in parlata. Lattualità del tema è specificata dalla necessità di mostrare le particolarità e nuove tendenze duso del condizionale nella lingua dei giornalisti, cioè nei articoli di giornale, nella lingua dei libri, e nella quella parlata.

Dunque, lanalisi complessa delle proposizioni e costrutti condizionali, diventa indispensabile per la comprensione piu approfondito del carattere dei processi di evoluzione in italiano moderno.

Lo scopo di questo lavoro è mostrare la formazione del condizionale semplice e composto, luso dei tempi del condizionale, le particolarità sintattiche e semantiche-funzionari, luso del condizionale nel periodo ipotetico, la semantica del costrutto condizionale e la concordanza mista dei tempi lindicativo, congiuntivo e condizionale.

Il lavoro è composto dintroduzione, tre parti principali e riassunto.

Lelènco della letteratura usata si compone di 43 denominaziòni dei lavori di autòri nazionali e stranieri.

Lentità generale del lavoro è 72 pagine. Nel introduzione viene motivata la scelta del tema, la sua attualità, vengono determinati gli scòpi e i compiti del lavoro. La prima parte introduttiva è dedicata al definizione del tempo e del modo come le categorie grammaticale.

La seconda parte è dedicata al uso del condizionale semplice e condizionale composto. La terza parte è dedicata al periodo ipotetico, alla semantica del costrutto condizionale e alla concordanza dei tempi e dei modi. Nel riassunto principale vengono dedotti i resultati teoretici e practici delle ricèrche complèsse eseguite. I. I tempi del modo condizionale a Cosa é il modo ? Il verbo possiede un organico e complesso sistema di forme per esprimere le categorie del modo e del tempo.

Il parlante può presentare il fatto espresso dal verbo in diversi modi, ciascuno dei quali indica un diverso punto di vista, un diverso atteggiamento psicologico, un diverso rapporto comunicativo con chi ascolta certezza, possibilità, desiderio, comando ecc. Talvolta, poi, l uso di un determinato modo può dipendere anche da ragioni stilistiche, da una scelta di registro o di livello linguistico così, per esempio, nelle subordinate rette da verbi di giudizio l indicativo mi pare che ha ragione corrisponde a un livello d espressione più popolare rispetto al congiuntivo mi pare che abbia ragione. In italiano disponiamo di sette modi verbali quattro modi finiti indicativo io amo congiuntivo che io ami condizionale io amerei imperativo ama! tre modi indefiniti infinito amare participio amante gerundio amando Mentre i modi finiti determinano il tempo, la persona e il numero, i modi indefiniti non determinano la persona e, tranne il participio, il numero.

L infinito, il participio e il gerundio sono anche detti forme nominali del verbo, perché vengono usati spesso in funzione eli sostantivo e di aggettivo abbiamo già citato il participio presente amante, cui si può aggiungere il participio passato la donna amata e si pensi ancora a infiniti quali l essere, il dare i l avere, l imbrunire, o a gerundi diventati nomi, quali laureando e reverendo.

Modi finiti L indicativo è il modo della realtà, della certezza, della constatazione e dell esposizione obiettiva, o presentata come tale me ne vado sicuramente. II congiuntivo è il modo della possibilità, del desiderio o del timore, dell opinione soggettiva o del dubbio, del verosimile o dell irreale viene usato generalmente in proposizioni dipendenti da verbi che esprimono incertezza, giudizio personale, partecipazione affettiva sembra che se ne vada ma non é certo preferisco che se ne vada Anche il condizionale indica fatti, azioni, modi di essere in cui prevale l aspetto di eventualità, subordinata a una condizione di qui il nome me ne andrei se potessi. L imperativo, infine, è il modo del comando, dell invito, dell esortazione, dell ammonimento, dell invocazione vattene! è un ordine, un consiglio ecc. Modi indefiniti L infinito indica genericamente l azione espressa dal verbo senza determinazioni di persona e di numero studiare, leggere, partire.

Il participio può svolgere sia la funzione di verbo sia quella di aggettìvo inoltre, al pari degli aggettivi, assume anche valore di sostantivo. Il participio presente determina solo il numero, mentre il participio passato determina sia il numero sia il genere facente, facenti vedente, vedenti insegnante, insegnanti preso, presa, presi, prese nato, nata, nati, nate candidato, candidata, candidati, candidate.

A differenza di quanto accade per i modi finiti, il participio non segnala la persona.

II gerundio indica un fatto che si svolge in rapporto a un altro, espresso nella proposizione reggente da un verbo di modo finito sbagliando s impara l ho incontrato tornando a casa, discutevamo passeggiando. b Cosa é il tempo ? II tempo indica qual è il rapporto cronologico che intercorre tra l azione o lo stato espressi dal verbo e il momento in cui viene proferito l enunciato.

È opportuno distinguere tra tempo fisico e tempo linguistico o grammaticale il tempo fisico si riferisce alla percezione che ciascun individuo ha del fluire del tempo nella realtà, ed è misurabile quantitativamente.

Il tempo grammaticale è costituito invece da un sistema di relazioni temporali che permettono dj collocare l azione prima, durante o dopo il momento in cui viene proferita la frase e dì indicare l ordine di successione dei due avvenimenti. Per esprimere il tempo linguistico il parlante ha a disposizione, oltre al sistema dei tempi verbali, gli avverbi e le locuzioni avverbiali di tempo prima, dopo, fra sette mesi, per due anni. La non corrispondenza tra tempo fisico e tempo linguistico è evidente nei casi in cui un tempo grammaticale passato esprime un evento che nella realtà si svolge nel futuro saranno necessarie almeno dodici ore per sapere chi ha vinto le elezioni.

Il rapporto cronologico tra lo stato o l azione espressi dal verbo e il momento in cui viene proferito l enunciato può essere di contemporaneità, quando il fatto avviene nel momento in cui si parla Daniele canta anteriorità, quando il fatto avviene in un momento anteriore a quello in cui si parla Daniele cantava ha cantato, canto posteriorità quando il fatto avviene in un momento posteriore a quello in cui si parla Daniele canterà.

II tempo che esprime la contemporaneità è il presente il tempo che esprime l anteriorità è il passato, variamente articolato nell indicativo imperfetto, passato prossimo e remoto, trapassato prossimo e remoto e nel congiuntivo imperfetto, passato, trapassato il tempo che esprime la posteriorità è il futuro, suddiviso nell indicativo in futuro semplice e futuro anteriore.

Sotto l aspetto formale i tempi si distinguono in semplici, quando le forme verbali di cui sono costituiti consìstono in una sola parola amo, temevo, anivò, partirà, e in composti, quando le forme verbali risultano dall unione del participio passato del verbo con una voce dell ausiliare essere o avere ho amato, avevo temuto, fu arrivato, sarà partito. Per comprendere meglio il significato delle relazioni temporali possiamo visualizzare graficamente la collocazione di un avvenimento lungo l asse del tempo, rappresentato da una linea retta.

Per far ciò occorre fare riferimento a due nozioni fondamentali il momento dell enunciazione ME , cioè il momento in cui si verifica l atto di parola il momento dell avvenimento MA , cioè il momento in cui ha avuto luogo l evento oggetto dell atto di parola. Per interpretare il passato remoto, il passato prossimo, l imperfetto e il futuro dell indicativo è sufficiente questo elementare riferimento al fluire del tempo fisico.

Il trapassato prossimo, il trapassato remoto e il futuro anteriore, viceversa, non sono ancorati direttamente al tempo fisico, ma sono collegati ad esso indirettamente, attraverso un indicazione relativa di anteriorità o posteriorità rispetto ad un evento espresso da un tempo semplice dopo che ebbe appreso la notizia svenne o da un altra determinazione temporale alle 8 aveva già cenato. Per rappresentare graficamente i tempi composti dobbiamo pertanto introdurre un terzo parametro, denominato momento di riferimento MR . Esso può essere costituito da un avverbio di tempo o da un altra determinazione temporale alle cinque, l anno scorso, quando sono uscito ecc. Tempi dellindicativo L indicativo è l unico modo verbale che abbia specificati nei suoi vari tempi - semplici presente, imperfetto, passato remoto, futuro e composti passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore - i tre fondamentali punti di riferimento cronologici in cui un fatto avviene l anteriorità, nelle sue molteplici articolazioni imperfetto, passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, trapassato remoto la contemporaneità presente la posteriorità futuro semplice e futuro anteriore. Il presente.

Indica il fatto, l azione, il modo di essere che si svolgono o sussistono nel momento stesso in cui si parla faccio una passeggiata.

Si usa spesso il presente per esprimere la consuetudine, l iterazione, hi regolarità con cui si veri icario determinati fatti il rapido per Napoli parte alle diciassette vedo Luigi tutti i giorni o per indicare un attitudine del soggetto Franco parla il tedesco Giulio ripara le antenne in questi casi il tempo presente indica che il soggetto possiede una determinata capacità ed è in grado di esercitarla quando occorre, ma non necessariamente che egli stia esercitando tale capacità al momento dell enunciazione.

Inoltre il presente, in quanto non-passato e non-futuro, è in grado di significare ciò che si avvera sempre, le verità atemporali la luna gira intorno alla terra la rosa è un fiore il presente atemporale, particolarmente usato nelle definizioni scientifiche, non è sostituibile con altri tempi o modi due più due faceva sta facendo farebbe quattro e non è compatibile con avverbi temporali del tipo prima, dopo, non sempre, la Luna gira intorno alla Terra, ma non sempre.

Nei proverbi e negli aforismi il presente vuole indicare appunto la perenne validità di quanto viene affermato chi dorme non piglia pesci il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Il presente storico è un passato in forma di presente, è quasi un modo per far rivivere il passato nel presente serve a conferire maggiore efficacia alla narrazione dei fatti, ad attualizzarli Leopardi nasce a Recanati nel 1798 Cesare da l ordine di avanzare. L imperfetto Esprime la durata o la ripetizione nel passato la pioggia cadeva ininterrottamente da due giorni venivano a trovarci quasi tutte le settimane.

Dal punto di vista aspettuale l imperfetto indica un azione incompiuta nel passato per questo motivo, di norma, un verbo all imperfetto non è sufficiente a conferire alla frase senso compiuto. Se dico ieri tornavo a casa la frase rimane come sospesa e il mio interlocutore si aspetta un integrazione, per esempio ieri tornavo a casa quando ho incontrato Gianni. Nelle narrazioni, l imperfetto costituisce il tempo della descrizione per eccellenza.

Esso si presta infatti a rappresentare scene statiche, in cui tutti gli elementi sono collocati sul medesimo piano temporale La stazione era deserta. Carla indossava un soprabito scuro. L orologio segnava le venti e trenta, La stessa scena, resa con i verbi al passato remoto, da piuttosto l idea di un susseguirsi poco coerente di frasi La stazione fu desena. Carla indossò un soprabito scuro. L orologio segnò le venti e trenta. Questa differenza è messa a frutto quando si esercita, a qualsiasi livello, l arte del raccontare l imperfetto descrive luoghi e personaggi o delinea stati di cose, mentre i tempi perfettivi il passato remoto o il presente storico sono necessari per dare il via alla storia, per riferire in modo ordinato il susseguirsi degli avvenimenti.

Lo si può facilmente verificare analizzando l inizio di una fiaba C era una volta a Palermo un certo Don Giovanni Misiranti, che a mezzogiorno si sognava il pranzo e alla sera la cena, e di notte se li sognava tutti e due. Un giorno, con la fame che gli allungava le budella, uscì fuori porta. da Fiabe italiane raccolte e trascritte da Italo Calvino, Milano, A. Mondadori. Quanto detto non vale nei casi in cui l imperfetto assume valori aspettuali proprì del passato remoto, come avviene con il cosiddetto imperfetto narrativo, caratteristico, oltre che della lingua letteraria, dei resoconti giornalistici Nel ribollire della disamistade cadevano le elezioni regionali del 51 i candidati democristiani disertavano la piazza, la frequentavano invece i comunisti L. Sciascia, Le parrocchie di Regalpetrd allo scoccare della mezzanotte l assassino entrava di soppiatto in casa delle vittime al ventisettesimo minuto della ripresa il centravanti raccoglieva un abile invito del numero 10 e metteva in rete. Talvolta l imperfetto può assumere valori modali diversi da quelli propri dell indicativo.

Si distingue in particolare 1. un imperfetto ipotetico facevi meglio a stare zitto potevano anche dircelo prima.

Quest uso è comune soprattutto nel parlato in una varietà più formale di lingua troviamo invece il condizionale passato facevi avresti fatto potevano avrebbero potuto 2. un imperfetto irreale si ha ogniqualvolta il tempo verbale serve a sottolineare un distacco dalla realtà e la creazione di un universo fittizio.

È tipico delle narrazioni di sogni o della trama di un opera letteraria poi entravo in un enorme sala a specchi dopo alcuni secondi le pareti iniziavano a muoversi verso di me e nel cosiddetto imperfetto Indico, comune nelle affabulazioni dei bambini Allora, facciamo che io ero il papa e tu la mamma 3. un imperfetto attenuativo, a cui si ricorre in particolare con il verbo volere e sinonimi, per conferire un tono di cortesia o di attenuazione del valore iussivo di una richiesta si immagini il seguente dialogo tra un salumiere e una cliente, in cui chiaramente i due imperfetti non hanno valore temporale - Cosa desiderava signora Mah, volevo due etti di prosciutto.

Nel secondo caso l imperfetto può essere adeguatamente sostituito dal condizionale presente. Il passate prossimo.

Questo tempo composto, formato dal presente di un ausiliare essere o avere e dal participio passato del verbo, esprime un fatto compiuto nel passato, ma che ha una qualche relazione col presente, o perché l evento descritto perdura nel presente due giorni fa ho preso una brutta influenza e ancora ne soffro o perché perdurano gli effetti dell evento descritto Marco è nato il 21 settembre del 1943 ho imparato l inglese durante un soggiorno di studio negli Stati Uniti per quanto riguarda il primo esempio è significativo il fatto che si usi il passato prossimo per indicare la nascita di un personaggio ancora vivente, ma sia d obbligo il passato remoto per indicare il dato biografico di un defunto Manzoni nacque nel 1785. Anche senza l accompagnamento di avverbi o di locuzioni avverbiali, il passato prossimo può equivalere in qualche caso a un futuro anteriore, presentando il fatto come compiuto nel futuro un ultimo sforzo e ho finito avrò finito. II passato remoto.

Indica un azione conclusa nel passato, prescindendo dal suo svolgimento e dai suoi eventuali rapporti col presente.

Si noti la differenza tra 1. Mora via scrisse Gli indifferenti dal 1925 al 1928 2. Moravia scriveva Gli indifferenti tra il 1925 e il 1928 3. Moravia ha scritto Gli indifferenti. Nella frase 1 il passato remoto scrisse mette in rilievo l aprirsi e il chiudersi dell azione, il suo inizio e la sua fine. Nella frase 2 l imperfetto scriveva sottolinea lo svolgimento dell azione entro i limiti temporali indicati.

Nella frase 3 il passato prossimo ha scrìtto esprime insieme la compiutezza dell azione e la sua attualità Moravia è autore di questo libro, questo libro esiste, possiamo leggerlo. Nella lingua contemporanea il passato remoto viene spesso sostituito dal passato prossimo l anno scorso sono andato a Venezia.

Particolarmente nel parlato, il prevalere del passato prossimo rispetto al passato remoto si giustifica con l esigenza di avvicinare i fatti al momento della narrazione, con ragioni cioè di immediatezza espressiva. Si noti che questo uso del passato prossimo al posto del passato remoto, ora sempre più generalizzato, è tipico dell Italia settentrionale nel meridione si ricorre invece al passato remoto anche riferendosi a fatti avvenuti in un tempo vicinissimo al presente arrivai un quarto d ora fa. Il trapassato prossimo e il trapassato remoto.

Il trapassato prossimo o piuccheperfetto, formato dall imperfetto di un ausiliare essere o avere e dal participio passato del verbo, indica un fatto del passato, anteriore a un altro fatto pure del passato mi ero appena addormentato, quando bussarono alla porta. Il trapassato prossimo può assumere valori modali diversi da quelli propri dell indicativo 1. trapassato prossimo ipotetico, usato colloquialmente nell apodosi del periodo ipotetico, in luogo del condizionale passato. se non mi fossi ammalato a quest ora avevo già terminato gli esami 2. trapassato prossimo attenuativo Buongiorno, ero venuto per chiederle una cortesia.

Questi valori modali, che ricalcano in parte quelli dell imperfetto, sono dovuti con ogni probabilità all influsso dell ausiliare del trapassato prossimo, coniugato all imperfetto indicativo. Il trapassato remoto, formato dal passato remoto di un ausiliare essere o avere e dal participio passato del verbo, indica un fatto anteriore al passato remoto.

Il trapassato remoto ha un uso più limitato del trapassato prossimo infatti, mentre questo si può incontrare sia nelle proposizioni principali sia nelle proposizioni subordinate, il trapassato remoto oggi si trova solo nelle proposizioni temporali introdotte da quando, dopo che, non appena, appena che non appena se ne fu andato, vennero a cercarlo. II futuro semplice e il futuro anteriore. Il futuro semplice indica un fatto che deve ancora verificarsi o giungere a compimento arriverò domani terminerò il lavoro entro una settimana.

Il futuro semplice può assumere valore di imperativo farete esattamente come vi ho detto imparerai questa poesia a memoria. Il futuro anteriore, formato dal futuro semplice di un ausiliare essere o avere e dal participio passato del verbo, indica un evento futuro, anteriore a un altro pure del futuro è quindi una sorta di passato nel futuro quando lo avrai visto, te ne renderai conto.

Sia il futuro semplice sia il futuro anteriore possono indicare un dubbio, una supposizione o una deduzione del parlante hanno bussato alla porta, sarà Marco a occhio e croce questa pizza peserà due etti quando è iniziato lo spettacolo saranno state le nove in questo caso il futuro ha valore modale, non temporale, come si evince dal fatto che i verbi degli esempi riportati non esprimono posteriorità. Tempi del congiuntivo I tempi del congiuntivo sono quattro presente, imperfetto, passato, trapassato.

II congiuntivo viene usato soprattutto nelle proposizioni dipendenti. In quelle indipendenti - nelle quali il congiuntivo può esprimere volontà, dubbio, concessione - i due tempi semplici presente e imperfetto si usano con riferimento al presente dica pure cio che vuole dicesse I due tempi composti passato e trapassato si usano invece con riferimento al passato sia che gia partito? fosse Per la scelta del tempo nelle proposizioni dipendenti, si veda il capitolo della sintassi.

Tempi del condizionale II condizionale ha due tempi uno semplice, il presente, e uno composto, il passato. Col presente si indica l eventualità nel presente, col passato l eventualità nel passato vorrei rivederti avrei voluto Tempi dellimperativo L imperativo ha due tempi, il presente e il futuro esci subito di quii farai quello che dico io! L imperativo manca della prima persona singolare. Tutte le voci dell imperativo sia presente sia futuro coincidono con quelle del presente e del futuro di altri modi solo i verbi appartenenti alla prima coniugazione hanno la seconda persona singolare dell imperativo presente che non può essere confusa con la seconda persona di nessun altro tempo studia, mangia, parla.

Nella forma negativa, la seconda persona singolare dell imperativo presente si esprime con l infinito presente preceduto dalla negazione non non cantare, non correre, non partire. Tempi dellinfinito I tempi dell infinito sono due uno semplice, il presente andare, vedere, finire e uno composto, il passato essere andato, aver visto, aver finito. L infinito si usa soprattutto in frasi subordinate il presente indica un rapporto di contemporaneità o di posteriorità rispetto al tempo del verbo della reggente il passato indica un rapporto di anteriorità dice di conoscerlo, di volerlo conoscere diceva. dice di averlo conosciuto. diceva Preceduto dalla negazione non, l infinito presente può acquistare il valore di imperativo non farlo! non dire sciocchezzel non ridere.

Ha lo stesso valore, anche senza la negazione, in avvisi, cartelli, insegne tenere la destra moderare la velocità gettare i rifiuti nel cestino. Spesso l infinito presente svolge la funzione di sostantivo tra il dire e il fare c è di mezzo il mare e si pensi a infiniti come dovere, piacere, avere, trasformatisi in sostantivi forniti anche di plurale il dovere i doveri il piacere i piaceri l avere gli averi.

Tempi del participio II participio ha due tempi il presente e il passato.

Come gli aggettivi in -e, il participio presente ha una forma per il maschile e il femminile singolare amante, vincente, partente e una per il maschile e il femminile plurale amanti, vincenti, partenti. È usato sempre più raramente nel suo valore verbale participi quali ardente, splendente, avvincente, arrogante, sorrìdente o quali studente, cantante, insegnante, emigrante, dirigente sono oggi sentiti soltanto come aggettivi e sostantivi. Il participio passato si comporta come gli aggettivi in -o lodato, lodata, lodati, lodate.

Si usa insieme con gli ausiliari essere e avere nelle forme composte della coniugazione verbale sono andato, hai visto, è preso. Ha spesso funzione di aggettivo o di sostantivo uno stimato professionista, il candidato eletto l imputato, i vinti, uno sconosciuto. Ilparticipio passato ha valore attivo con i verbi intransitivi partiti di mattina, arrivarono a notte fonda paniti essendo partiti, sebbene fossero partiti ha invece valore passivo con i verbi transitivi non mi piace la minestra riscaldata riscaldata che è stata riscaldata. Tempi del gerundio II gerundio ha due tempi il presente cantando, leggendo, udendo e il passato avendo cantato, avendo letto, avendo udito. Il gerundio presente trova impiego in proposizioni subordinate, dette appunto gerundive discutevamo camminando, dove camminando è una gerundiva con valore temporale mentre camminavamo. Contribuisce a formare le perifrasi verbali andare gerundio e stare gerundio, che esprimono un azione progressiva e durativa, considerata cioè nel suo progredire e nella sua durata il tempo va migliorando, sto studiando.

Molti gerundi presenti hanno subito un processo di nominalizzazione laureando, reverendo e, nel linguaggio musicale, crescendo, diminuendo.

Il gerundio passato non è molto usato in genere viene sostituito con frasi esplicite si dice è stato promosso perché ha studiato piuttosto che avendo studiato è stato promosso. II. Luso del modo CONDIZIONALE Il condizionale présenta l azione o il modo di essere come eventuali- ipotetici e cioè come realizzabili, nel présente o nel passato, ma subordinatamente a determinati condizioni o condizionamenti che possono essere espressi o sottintesi.

Tali condizioni o condizionamenti sono per lo piu indipendenti dalla volontà di chi parla o scrive ne sia o no egli il soggetto grammaticale e possono risultare o già ben definiti ed esistenti o supponibili oppure suggeriti da opportunità di adattamento comportamentale a specifici aspetti situazionali. Sul genere di potenzialità di tali presupposti sintatticamente protasi, chi parla o scrive valuta il grado di probabilità di realizzazione dei fatti che ne dovrebbero conseguire sintatticamente apodosi, e, nell esprimerli, mediante il condizionale manifesta o tradisce l atteggiamento mentale o psicologico del consapevole distacco o del sospeso possibilismo o della cauta esitazione.

Per esemplificare apodosi Vorrei parlarle protasi se ha un po di tempo Ci verrei anchio se non ti disturbo Fumerei volentieri qualche sigaretta ogni tanto ma qui è proibito Carlo si starebbe per laureare se è vero quel che si dice lo se fossi stato al tuo posto non gli avrei dato retta Sarebbe venuto allé cinque mancano ancora due ore oppure ormai è mutile aspettarlo Sarei partito ieri domani ma non ho trovato posto in aereo. Sia al présente che al passato, il condizionale può esprimere l atteggiamento di prudente presa di distanza condizionale di distanziamento di chi narra fatti e fa anche intendere di non avere diretta o comunque piena conoscenza o magari di non volere essere in nessun modo coinvolto.

E questa la tipica modalità di chi, anche per professione, come il giornalista, è costretto a interessarsi di vicende di particolare delicatezza e responsabilità - Carlo Rossi sarebbe stato messo in prigione. come a dire se è vera la notizia che ho sentito, Carlo Rossi - Seconde l accusa la maggior parte delle apparecchiature sarebbero state residuati di guerra . in La nazione , 5-9-1976 Ayrton Senna sembrerebbe escluso dal prossimo campionato. II condizionale è d obbligo perché in realta la attuale azione potrebbe ancora mutare. C. Marincovich, in la Repubblica sport , 11-2-1992 qui l autore stesso, giustifica l uso del condizionale come segnale di opportune atteggiamento prudenziale. L idea di intenzionalità, di disponibilità legata al condizionale consente che il tempo passato serva a esprimere il rapporte di posteriorità dei fatti narrati rispetto a un punto di riferimento collocato nel passato futuro del nel passato - Carlo dice che finirà entro un ora che ha intenzione di finire - Carlo disse che avrebbe finito entro un ora. che aveva intenzione di finire - Certe volte ho pensato che Sciarmano sia stato il primo a sapere che io sarei nata. M. Di Lascia, Passaggio in ombra mi dicevo che presto Io avrei riavuto tutto per me. M. Di Lascia, cit In questi casi, specie ma non solo nei registri linguistici meno sorvegliati, si puo usare, in alternativa, Lindicativo imperfetto - Carlo disse che finiva avrebbe finito entro un ora. Nel seguente esempio, per il futuro nel passato, si noti l uso del condizionale passato e dell imperfetto nei due segmenti di una frase temporale scissa per enfasi - a quel punto gli chiedeva quando sarebbe stato che la mamma la mandava a conoscere la nipote.

M. Di Lascia, cit. Per la stessa idea di intenzionalità, il condizionale passato puo anche esprimere fatti desiderati o progettati per il reale futuro ma dei quali già nel présente si conosce la irrealizzabilità essendo nota lacondizione impediente.

Ne risulta dunque un periodo ipotetico délla irrealtà che ha l apodosi collocata nel passato - So che domani vai a Roma. Ci sarei venuto anch io, ma ho da fare oppure se non avessi da fare Una volta nella nostra cappella tenevano messe anche per il pubblico.

Quest anno no. Saresti venuto, vero? G. Arpino, La suora giovane. Anche in questi casi è possibile l uso alternativo dell indicativo imperfetto - A Roma domani ci venivo anch io se non avessi da fare Moravia. E forse utile tornare a riflettere un po su quel génère particolare di condizionamenti come suggeriti da opportunità o nécessita di adattamento comportamentale a specifici aspetti situazionali, che, pur non esplicitati, ciascuno di noi intuisce, avere, cogliere, e in base ai quali riluttante o no regola il proprio modo di comportarsi.

Tali aspetti variano col variare a delle situazioni più formali, meno formali, non formali, b della funzione comunicativa narrativa, espressiva, conativa, imperativa o c forse più spesso degli interlocutori e in base al loro ruolo sociale, all età, al sesso, al loro contingente stato urnorale, allé loro azioni e reazioni. Sono tipi vari di condizionamenti che, dettati in génère dal desiderio o comunque dalla nécessita di stabilire armonia di rapporti, non solo comunicativi, determinano le nostre scelte o stratégie di comportamento, e dunque anche linguistiche.

E cosi che si può spiegare, ad esempio, una frase come la seguente formulata da chi desiderasse far conoscere la propria casa a qualcuno Questa sarebbe la mia casa. Come sarebbe ? E o non è? E , naturalmente, ma rapporte di cortesia suggerisce che la brusca referenzialità dell indicativo si attenui nel senso di conciliante garbatezza del condizionale. Mediante il quale il parlante sembra quasi subordinare la vérità di quanto afferma al punto di vista, all approvazione o disapprovazione del suo interlocutore che rappresenta un condizionamento non trascurabile.

Situazioni comunicative analoghe, soprattutto parlate, ricorrono con assoluta quotidianità.

E il condizionale vi appare lo strumento pragmatico, tipico di un rapporte che predilige i modi délla conciliante offerta o richiesta di disponibilità, della garbata proposta, délla discreta esitazione, délla valutazione rispettosa e misurata, délla distaccata ironia, della domanda aperta e possibilista.

Le espressioni qui di seguito proposte come esempio potrebbero avère la condizione o il condizionamento espressi o sottintesi come suggeriti dalla situazione in se. Noi abbiamo preferito questa seconda soluzione, ritenendola la più ricorrente nella realtà comunicativa.

In parentesi accenneremo comunque a qualche esempio, e non sempre con l esplicitante se. Non di rado verra fatto di notare che i significati potrebbero variare col variare del tipo di situazione semplice potenzialità nel présente o nel passato In casi come questo, qualcuno parlerebbe avrebbe parlato di tradimento. aperta offerta di disponibilità Pagherei chissà che per un bicchier d acqua.

Ma ho paura che sarà difficile averlo Qui il passato suonerebbe come un rammarico Avrei pagato chissà che . richiesta gentile con verbo di volontà Vorrei un caffe Preferirei rimanere sola. Se non vi dispiace In casi come questo, soprattutto con i verbi volere e desiderare, il richiedente potrebbe anche usare l imperfetto attenuativo. E cio, in particolare, come risposta a una richiesta fatta con l imperfetto della medesima modalità da parte dell interlocutore il quale, per altro, non potrebbe usare il condizionale, che si veda più sotto suonerebbe come provocazione Che desidera voleva, desiderava Volevo vorrei, desideravo, un caffe.

Qui il passato suonerebbe come rinuncia o rimprovero Avrei voluto un caffe esempio ma ho fatto bene a non ma tu richiesta resa più conciliante e gentile dalla forma interrogativa Mi daresti potrei avère un bicchier d acqua? Qui il passato suonerebbe come richiesta di informazione. gentile invito, e rifiuto gentilmente esitante Ci verresti vieni al cinéma con noi? Ma io, veramente, avrei da studiare.

Qui il passato suonerebbe come gentile richiesta di informazione con relativa gentile risposta. manifestazione di un desiderio che potrebbe anche nascondere una richiesta Verrai tanto volentieri a Roma con te. Se non temessi di disturbarti -Adesso si che mi fumerei una bella sigaretta! Non hai mica da offrirmela? domanda per conforma Sarebbe quello tuo genero Questo sarebbe il libro di cui mi parlavi? Se non mi sbaglio questo potrebbe essere Talvolta anche con qualche moto di meraviglia o incrédulità o ammirazione o invidia Sarebbe questa la tua Lucia Quel piccolino li parlerebbe già cinque lingue? presentazione di qualcuno o qualcosa in tono discreto e sommesso usando essere Questa sarebbe la mia biblioteca. Anche se piuttosto modesta sommesso intervento del parlante per consiglio, proposta o altro gentilmente sollecitato dall interlocutore, anche introdotto da un verbo corrispondente Oddio, io qualcosa in testa ce l avrei pure. N. Boni, in La stampa , 8-8-1988 - Tu che dici pensi, consigli, suggerisci diresti, penseresti, consiglieresti, suggeriresti di fare stasera? Io direi penserei, consiglierei, suggerirei di fare una partitina a poker. Se posso, io direi. Qui il passato suonerebbe come ripensamento su qualcosa che forse avrebbe potuto o dovuto essere fatto. opinione in tono attenuate di chi, spesso anche il verbo dovere, mostra molta fiducia sulla probabilità di realizzazione Una soluzione salomonica che dovrebbe mettere a tacere tutte le polemiche . in il Giornale , 27-10-1995 opinione garbatamente a contrario Gli scalatori di alta montagna sono degli sconsiderati perché mettono a repentaglio la loro vita. Lei, dottore, che ne pensa? Ma io, veramente, non sarei cosi severo in proposito. presa di distanza ironicamente tagliente in forma di domanda Un ipotetico professore a un ipotetico interrogato E tu avresti studiato? come a dire Checché tu insista a dire, non hai studiato proprio E quello sarebbe un bravo medico? si potrebbe dire di un medico che immeritatamente gode di buona fama domanda in tono di incredulità o di risentimento per impedire o disapprovare fatti o progetti dell interlocutore o di altri o anche per provocare l interlocutore stesso Che farebbe tuo fratello stasera Uscirebbe Come a dire Se ha un intenzione del génère, se la tolga dalla testa Tu esporresti un tale monumento in luogo pubblico? l. Silone, Il segreto di Luca - Come sarebbe a dire chiese il commissario sbarrando gli occhi. P. Chiara, I giovedi della signora Giulia. La stessa domanda al passato, puo anche servire a smentire un fatto o a difendersi da qualche accusa Anna E stato Carlo a dire che Luigi Carlo Che cosa avrei detto io III. IL periodo IPOTETICO 1.Le frasi ipotetiche Le frasi ipotetiche cioè le proposizioni subordinate introdotte nella gran parte dei casi dall operatore di subordinazione se formano, insieme alle proposizioni sovraordinate da cui dipendono, frasi complesse tradizionalmente chiamate periodi ipotetici, che noi chiameremo anche costrutti condizionali. All interno di un costrutto condizionale la proposizione subordinata viene chiamata protasi, mentre la proposizione sovraordinata viene chiamata apodosi prese singolarmente protasi ed apodosi possono essere frasi semplici, come in 1 , oppure frasi complesse che contengono proposizioni coordinate, come in 2 , o frasi complesse contenenti almeno una proposizione subordinata come in 3 1 Se partiamo abbastanza presto, non troveremo molto traffico. 2 Se il treno non è in ritardo ed i vagoni non sono troppo affollati, faremo un viaggio comodo ed arriveremo in tempo per la partita. 3 Se credi di essere troppo stanco per fare quel lavoro, sarà meglio affidarlo a qualche altro tuo collega.

Inoltre lapodosi di un costrutto condizionale non deve essere necessariamente una proposizione principale, ma può essere a sua volta subordinata ad un altra proposizione principale, come in 4 Mi hanno detto che dovrò fare un ottima prova, se voglio veramente ottenere l incarico. a Semantica del costrutto condizionale Parlando di periodo ipotetico e costruttto condizionale si identifica la costruzione in base alle sue caratteristiche funzionali con la protasi si ipotizza una condizione, soddisfatta la quale si ha come conseguenza quanto espresso dall apodosi.

Il costrutto esprime globalmente un ipotesi ed instaura fra il contenuto proposizionale della protasi che simbolizzeremo con p e quello dell apodosi che simbolizzeremo con q un rapporto del tipo condizione-conseguenza. Per esempio, con una frase come 1 si ipotizza che, soddisfatta la condizione di una partenza sufficientemente mattiniera p, si avrà come conseguenza un viaggio tranquillo per la scarsità di traffico q p e q non sono presentati sicuramente ed indipendentemente come veri, ma data la verità di p deve seguirne la verità di q. Questo aspetto del significato di un costrutto condizionale può essere così riassunto un costrutto condizionale ipotizza che i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi siano entrambi veri se p, q - Pvero E qvero. Nel caso in cui alla partenza mattiniera p faccia poi séguito un viaggio clamorosamente ritardato dal traffico non-q la frase in 1 sarà considerata un cattivo consiglio, oppure una previsione sbagliata un costrutto condizionale non prevede che il contenuto proposizionale della protasi sia vero e che quello della apodosi sia falso. Inoltre nella comunicazione quotidiana, ordinaria, l enunciazione di una sequenza come 1 suggerisce all interlocutore che una partenza ritardata non-p avrebbe come conseguenza l incontro di un denso traffico non-q. Questo suggerimento, esprimibile con 5 , è una inferenza sollecitata o invitata dal costrutto condizionale esemplificato in 1 , e mostra un altro aspetto del significato di un periodo ipotetico, così riassumibile un costrutto condizionale ipotizza che i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi siano entrambi falsi se p, q - pFalso E q Falso 5 Se non partiamo abbastanza presto, troveremo molto traffico.

Unendo quanto proposto finora, possiamo dire che un costrutto condizionale ipotizza che i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi possano essere o entrambi veri, o entrambi falsi grazie all inferenza sollecitata. Questo significato, ottenuto per 1 combinando appunto 1 e 5 , ovvero la sua inferenza sollecitata, corrisponde a quello espresso direttamente ed esplicitamente da un costrutto condizionale con la protasi introdotta dall operatore di subordinazione solo se 6 Solo se partiamo abbastanza presto non troveremo molto traffico.

Un costrutto come 6 , detto bi-condizionale, ha un significato parafrasabile proprio con l accostamento di 1 e di 7 7 Se non partiamo abbastanza presto, troveremo molto traffico.

La sinonimia tra i costrutti condizionali e quelli bicondizionali, e tra gli operatori di subordinazione se e solo se, è però solo apparente un costrutto bicondizionale, grazie alla presenza di solo se, ha sempre e per forza l interpretazione ottenibile combinando insieme gli schemi presentati sopra, mentre un costrutto condizionale semplice può avere sia l interpretazione bicondizionale grazie all inferenza sollecitata sia l interpretazione più debole, priva dell inferenza sollecitata.

Per esempio, una sequenza come 8 presenta, tramite la coordinazione dei due infiniti, non una ma due condizioni, e può essere parafrasata con un costrutto che abbia due protasi coordinate, una per ogni condizione, come 9 8 Se continua a non piovere e a non nevicare, la prossima estate rischieremo la siccità. 9 Se continua a non piovere e se continua a non nevicare, la prossima estate rischieremo la siccità.

Ma in 9 non è possibile dare una interpretazione bicondizionale alle due protasi, e non è possibile sostituire i due se con due solo se, come si vede dalla inaccettabilità di 10 10 Solo se continua a non piovere e solo se continua a non nevicare, la prossima estate rischieremo la siccità.

Infatti il significato di solo entra in contraddizione con il significato di e l unica interpretazione possibile per i due se di 9 è quella semplice, priva dell inferenza sollecitata.

L interpretazione bicondizionale con l inferenza sollecitata può emergere solo combinando le due condizioni in un unico contenuto proposizionale complesso così l interpretazione di 11 può essere parafrasata con l accostamento di 12a-b 11 Solo se continua a non piovere e a non nevicare, la prossima estate rischieremo la siccità. 12 a. Se continua a non piovere e a non nevicare, la prossima estate rischieremo la siccità. b. Se non continua a non piovere e a non nevicare, la prossima estate non rischieremo la siccità.

Formalizzeremo quindi la differenza di significato esistente fra i costrutti bi-condizionali ed i costrutti condizionali con gli schemi rappresentati rispettivamente in 13 ed in 14 13 Solo Se p, q - Pvero E qvero O pFalso E qFalso 14 Se p, q - pVero E qvero O Pfalso E qFalso b Concordanza dei tempi e semantica dei modi L italiano presenta un sistema standard di concordanza di modi e Tempi verbali all interno dei costrutti condizionali, che nella lingua contemporanea è affiancato da una variante colloquiale che si sta diffondendo anche a livelli più alti, e da un sistema substandard tipico solamente di alcune varietà più basse.

Nel primo sistema è possibile avere l indicativo in protasi ed apo dosi, come in 15 , il congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale semplice nell apodosi, come in 16 , e il congiuntivo piuccheperfetto nella protasi e il condizionale composto nell apodosi, come in 17 15 Se vieni alla festa, ti divertirai moltissimo. 16 Se venissi alla festa, ti divertiresti moltissimo. 17 Se fossi venuto alla festa, ti saresti divertito moltissimo.

La variante colloquiale del sistema standard, presente talora anche in livelli più alti, prevede la possibilità che l indicativo imperfetto sostituisca il congiuntivo piuccheperfetto nella protasi e o il condizionale composto nell apodosi, come in 18 18 a. Se lo sapevo prima, sarei arrivato in tempo a salutarti. b. Se lo sapevo prima, arrivavo in tempo a salutarti. c. Se l avessi saputo prima, arrivavo in tempo a salutarti.

Il tipo in 18b è presente nel seguente es. da Manzoni, che riproduce il parlato spontaneo 19 Se mi s accostava un passo di più, soggiunse, l infilavo addirittura, prima che avesse tempo di accomodarmi me, il birbone A. Manzoni, promessi sposi, cap. XXXTV Nell apodosi si può avere anche il piuccheperfetto con valore di compiutezza 20 Se non fosse successo succedeva quell incidente, a quest ora eravamo già arrivati.

Nel sistema substandard invece dei modi congiuntivo e condizionale appare l indicativo, così che 2 la corrisponde all incirca a 15 ma a volte anche a 16 , mentre 21b corrisponde all incirca a 16 e 17 anche questo sistema è più complesso di quanto appaia da questa sintetica presentazione, e le corrispondenze con il sistema standard sono più irregolari di quanto qui accennato 21 a. Se vieni alla festa, ti divertirai un sacco. b. Se venivi alla festa, ti divertivi un sacco.

In vari usi dialettali sono più diffusi sistemi simmetrici, con congiuntivo in protasi ed apodosi oppure condizionale in protasi ed apodosi.

Questi usi, decisamente substandard, sono ritenuti concordemente inaccettabili, e tuttavia appaiono frequentemente sia in varietà regionali sia anche come lapsus. Alcuni ess. sono 22 Se io fossi uomo ci andassi ogni sera D. Dolci, Conversazioni, Torino, 1962, p. 290 23 Io sono sicuro che se farei il boia riuscirei bene lo speriamo che me la cavo. Sessanta temi di bambini napoletani, a cura di M. D Otta, Milano, Mondadori, 1990, p. 41 L uso del congiuntivo nell apodosi è caratteristica di certo parlato spontaneo meridionale.

L uso del condizionale anche nella protasi, come in 23 , è molto comune nel linguaggio infantile in tutta Italia.

Non sembra possibile, invece, la combinazione con condizionale nella protasi e congiuntivo nell apodosi. c Il sistema dell italiano standard Nell italiano standard è possibile trovare diverse combinazioni di Tempi verbali dell indicativo in protasi ed apodosi sono possibili, per esempio, presente più presente, come in 24a, e presente più futuro semplice, come in 24b 24 a. Se piove, esco con l ombrello. b. Se domani piove, uscirò con l ombrello.

Non c è una corrispondenza obbligatoria fra Tempo verbale e tempo cronologico in 24a ad esempio il presente non è necessariamente deittico, anzi è più facilmente interpretabile come presente atemporale, e in 24b è orientato, anche grazie alla presenza di domani nella protasi e di un tempo futuro nell apodosi, verso il futuro.

Sono poi possibili combinazioni di futuro semplice più futuro semplice come, in 25a, perfetto composto più presente, come in 25b, perfetto composto più futuro semplice, come in 25c, e perfetto composto più perfetto composto, come in 25d 25 a. Se domani ci sarà bel tempo, andremo a sciare. b. Se hai comprato il giornale, possiamo vedere che film ci sono stasera. c. Se ti sei ricordato di portare la carbonella, forse riusciremo a preparare la grigliata. d. La settimana scorsa ho telefonato a Giorgio, ma non sono riuscito a trovarlo in casa se è andato in vacanza, ha finalmente potuto riposarsi.

In 25d il contesto linguistico precedente il costrutto condizionale ne permette una lettura più naturalmente ipotetica Non so se Giorgio è andato in vacanza lo ipotizzo solamente sulla base della sua mancata risposta al telefono nel caso ci sia andato, starà godendosi il suo meritato riposo. Di solito invece i costrutti condizionali con i tempi passati dell indicativo sono più facilmente interpretati come causali, cioè fattuali, piuttosto che ipotetici, come si vede dalla parafrasi 26b di 26a 26 a. Se hai sostenuto quella posizione, hai avuto torto. b. Siccome hai sostenuto quella posizione, hai avuto torto.

Esistono costrutti condizionali con l imperfetto in protasi ed apodosi, da non confondere con quelli formalmente identici ma appartenenti o alla variante colloquiale del sistema standard v. la frase 18b o al sistema substandard v. la frase 21b in questi costrutti il se assume un valore parafrasabile con ogni volta che 27 In quel periodo se riuscivamo ad alzarci abbastanza presto correvamo subito a guardare l alba, e poi nella stalla per bere il latte appena munto.

Non sono possibili costrutti condizionali con il perfetto semplice in protasi ed apodosi, come si vede dall inaccettabilità di 28 28 Se prenotammo in tempo, assistemmo alla prima di Falstaff.

Oltre all indicativo l italiano standard prevede nei periodi ipotetici combinazioni di congiuntivo più condizionale si trovano usualmente il congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale semplice nell apodosi, come in 29a-b, o il congiuntivo piuccheperfetto nella protasi e il condizionale composto nell apodosi, come in 29c 29 a. Se piovesse molto forte, uscirei con l ombrello. b. Se fossi un marziano, avrei le orecchie verdi. c. Se non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno.

Sono però anche possibili costrutti che presentino il congiuntivo piuccheperfetto nella protasi e il condizionale semplice nell apodosi, come in 30a in questo modo viene segnalata la distanza cronologica tra i contenuti espressi dalle due proposizioni inoltre sono possibili costrutti con il congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale composto nell apodosi, come in 30b 30 a. Se quell edificio fosse stato venduto, nell archivio del catasto ce ne sarebbe traccia, b. Se Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al telefono.

Utilizzando l opposizione tra la concordanza all indicativo e quella al congiuntivo-condizionale all interno di un periodo ipotetico un parlante indica diversi gradi di probabilità per i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi - l uso dell indicativo segnala la possibile verità dei contenuti - l uso del congiuntivo-condizionale ne segnala la possibile falsità. L opposizione è illustrata attraverso il confronto tra due costrutti le cui proposizioni componenti esprimano gli stessi contenuti 31 a. Se nevica prima di domenica, andiamo a sciare a Cortina. b. Se nevicasse prima di domenica, andremmo a sciare a Cortina.

In 3 la il progetto viene presentato come molto più probabile rispetto a 31b nel primo caso viene configurata la possibilità che nevichi, con la conseguente vacanza sugli sci, mentre nel secondo caso viene configurata la possibilità che non nevichi, con la conseguente rinuncia alla vacanza sugli sci. Questa differenza si evidenzia con una prova di compatibilita semantica.

Aggiungendo ad un periodo ipotetico all indicativo una frase da cui si possa inferire la sicura falsità del contenuto proposizionale della protasi, si ottiene una sequenza semanticamente anomala, perché la possibile verità segnalata dall indicativo si scontra con un contenuto sicuramente falso 32 Se Gianni è in macchina ci può dare un passaggio, ma oggi Gianni è venuto in autobus.

Allo stesso modo, aggiungendo ad un periodo ipotetico al congiuntivo-condizionale una frase da cui si inferisca la sicura verità del contenuto proposizionale della protasi si ottiene di nuovo una sequenza semanticamente anomala, perché la possibile falsità segnalata dal congiuntivo-condizionale si scontra con un contenuto sicuramente vero 33 a. Se Gianni fosse in macchina potrebbe darci un passaggio, ma Gianni è sempre in macchina. b. Se Gianni fosse stato in macchina avrebbe potuto darci un passaggio, ma Gianni era in macchina. d I costrutti controfattuali Alcuni periodi ipotetici al congiuntivo-condizionale non sembrano comunicare la possibile falsità dei contenuti proposizionali di protasi ed apodosi, quanto piuttosto la loro sicura falsità sono i costrutti tradizionalmente chiamati controfattuali o periodi ipotetici dell irrealtà. Questi casi, comunque, non costituiscono un tipo a parte.

Come vedremo subito, i costrutti con congiuntivo imperfetto e condizionale semplice sono interpretati come controfattuali solo quando all indicazione morfosintattica di possibile falsità si aggiungono altre indicazioni di falsità, provenienti in genere dal confronto fra contenuto proposizionale espresso e contesto extralinguistico quanto ai costrutti con congiuntivo piuccheperfetto e o condizionale composto, essi sono sempre interpretati come controfattuali, a meno che dal contesto linguistico emergano indicazioni del contrario, ovvero segnalazioni di non-falsità come si vedrà in 36 , 37 e 38b. La controfattualità non è quindi un significato rigidamente connesso ad una determinata concordanza di modi e Tempi verbali, ma un effetto semantico complesso, che deriva dall interazione della morfosintassi congiuntivo imperfetto più condizionale semplice o congiuntivo piuccheperfetto e o condizionale composto con il contenuto proposizionale di protasi ed apodosi e con il contesto linguistico ed extralinguistico.

La combinazione congiuntivo imperfetto nella protasi condizionale semplice nell apodosi sembra neutralizzare l opposizione tra mera ipoteticità e controfattualità, poiché può esprimere sia l uno sia l altro valore semantico essa è utilizzabile per esempio anche in 34a, che presenta solo un ipotesi, e non due contenuti proposizionali falsi 34 a. Se piovesse molto forte, uscirei con l ombrello. 29a b. Se fossi un marziano, avrei le orecchie verdi. 29b Un costrutto come 34a può essere enunciato con tono polemico, da un parlante che sta uscendo senza ombrello in una giornata appena piovigginosa in questo caso si otterrebbe una interpretazione controfattuale, come, all incirca, non piove molto forte, e perciò sto uscendo senza ombrello. La controfattualità compare dunque quando all indicazione di possibile falsità fornita dalla concordanza si aggiunge una indicazione di sicura falsità derivata dal confronto tra il contenuto proposizionale espresso dal costrutto ed il contesto extralinguistico per 34b il parlante patentemente non è un marziano, e non ha le orecchie verdi per l interpretazione controfattuale di 34a, al momento dell enunciazione sta piovendo poco, ed il parlante sta uscendo senza ombrello.

Ora, nelle frasi 35 la comparsa del congiuntivo piuccheperfetto nella protasi e o del condizionale composto nell apodosi sembra segnalare la falsità dei contenuti proposizionali espressi dal costrutto, e quindi la controfattualità 35 a. Se quell edificio fosse stato venduto, nell archivio del catasto ce ne sarebbe traccia. 30a b. Se Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al telefono. 30b c. Se non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno. 29c Ma una protasi al congiuntivo piuccheperfetto non è una condizione sufficiente per ottenere una interpretazione controfattuale in 36 il contesto linguistico aggiunto a 35a mostra che con il costrutto condizioniale il parlante sta solo compiendo un ipotesi sul passato da verificare nel presente 36 Se quell edificio fosse stato venduto, nell archivio del catasto ce ne sarebbe traccia bisogna quindi passare a controllare in quell ufficio.

Neppure una apodosi al condizionale composto è condizione sufficiente per ottenere una interpretazione controfattuale 35b sembra comunicare che Enrico non è a casa, e perciò non ha risposto al telefono, ma la versione condizionale concessiva di 35b, cioè 37 , presenta ugualmente una apodosi al condizionale composto, senza per questo segnalarne la falsità 37 a. Anche se Enrico fosse a casa, non avrebbe risposto al telefono. b. Se Enrico fosse a casa, non avrebbe comunque risposto al telefono. 37 è parafrasabile con è possibile che Enrico sia a casa, ed è possibile che non lo sia in un caso come nell altro non risponderebbe al telefono. Anche nel caso in cui compaiano sia il congiuntivo piuccheperfetto nella protasi sia il condizionale composto nell apodosi l interpretazione controfattuale non è garantita.

Se infatti 38a sembra indicare che il protagonista non è partito alle 3, e che quindi non è arrivato alle 9, una sequenza come 38b, con due costrutti condizionali collegati asidenticamente, mostra che il parlante sta facendo solo ipotesi sul passato, come nel caso di 36 , e non ha alcuna certezza sulla falsità dei contenuti proposizionali espressi da protasi ed apodosi 38 a. Se avesse preso il treno delle 3 sarebbe arrivato alle 9. b. Se avesse preso il treno delle 3 sarebbe arrivato alle 9 se avesse preso quello delle 5 sarebbe arrivato alle 11 adesso sono le 13, e quindi dovremmo comunque trovarlo in albergo.

Le stesse ipotesi, presentate con maggior sicurezza, possono essere espresse dalla versione all indicativo di 39 39 Se ha preso il treno delle 3 è arrivato alle 9 se invece ha preso quello delle 5 è arrivato alle 11 adesso sono le 13, e quindi lo troveremo sicuramente in albergo.

Per quanto abbiamo detto, non è stata utilizzata qui la tradizionale distinzione fra periodo ipotetico della realtà, periodo ipotetico della possibilità, e periodo ipotetico della irrealtà ispirata dalla tripartizione latina fra casus nalis, casus posstbilis, e casus trrealis. Secondo questa distinzione, infatti, ogni tipo di periodo ipotetico è correlato ad una specifica concordanza di modi e Tempi l indicativo segnala una ipotesi reale, il congiuntivo imperfetto ed il condizionale semplice segnalano una ipotesi possibile, o una ipotesi irreale nel presente, ed il congiuntivo piuccheperfetto ed il condizionale composto segnalano una ipotesi irreale nel passato.

Ma in italiano standard un periodo ipotetico con la concordanza al congiuntivo piuccheperfetto e o condizionale composto può avere sia una lettura controfattuale irrealtà, come negli esempi 35 e 38a, sia una lettura meramente ipotetica possibilità, come negli esempi 36 , 37 e 38b. Un costrutto condizionale con la concordanza all indicativo può segnalare una ipotesi reale, come negli esempi 24 e 25 , ma anche la correlazione di due fatti, come in 26a, e può avere persino una lettura controfattuale, come combinazione di due contenuti proposizionali falsi. Se un periodo ipotetico viene inserito in un discorso indiretto al passato e gli eventi citati sono già avvenuti al momento dell enunciazione la concordanza dei modi e dei Tempi prevede solo la combinazione congiuntivo piuccheperfetto condizionale composto, indipendentemente dalla forma che il costrutto potrebbe avere nella corrispondente versione in discorso diretto.

Così la scelta dei modi e Tempi di 40d, obbligata dalla concordanza del discorso indiretto, neutralizza completamente le differenze semantiche sia modali che temporali esistenti fra le prime tre frasi di 40 40 a. Aldo mi ha detto Se XY vince vincerà le elezioni, ti offro offrirò una cena . b. Aldo mi ha detto Se XY vincesse le elezioni, ti offrirei una cena . c. Aldo mi ha detto Se XY avesse vinto le elezioni, ti avrei offerto una cena . d. Aldo mi ha detto che se XY avesse vinto le elezioni mi avrebbe offerto una cena. e Concordanza mista indicativo e congiuntivo-condizionale Oltre alle combinazioni illustrate, si trovano in italiano standard periodi ipotetici con una concordanza irregolare di modi e tempi, con indicativo nella protasi e condizionale nell apodosi, o congiuntivo nella protasi ed indicativo nell apodosi 41 a. Se vuoi proprio ottenere quell incarico, dovresti recarti domani stesso dal funzionario responsabile. b. Se poi volessi ottenere proprio quell incarico, devi recarti domani stesso dal funzionario responsabile. Il confronto fra questi due esempi e costrutti dallo stesso contenuto proposizionale ma con concordanza regolare, come 42 , mostra come il cambiamento di modo fra protasi ed apodosi non segnali altro che il diverso grado di probabilità assegnato dal parlante ai diversi contenuti proposizionali espressi 42 a. Se vuoi proprio ottenere quell incarico, devi recarti domani stesso dal funzionario responsabile. b. Se poi volessi ottenere proprio quell incarico, dovresti recarti domani stesso dal funzionario responsabile. In questi due esempi il livello di ipoteticità è lo stesso sia per il contenuto proposizionale della protasi sia per quello dell apodosi, mentre in 41a il condizionale nell apodosi indebolisce il valore deontico di dovere, favorendo l interpretazione del costrutto più come consiglio che come ordine, ed in 41b il congiuntivo nella protasi presenta come più remoto il desiderio dell interlocutore.

Un altro esempio può essere fornito dal confronto tra le due frasi seguenti 43 a. Se piovesse, uscirei con l ombrello. b. Se piovesse, uscirò con l ombrello.

In 43a il parlante sta avanzando una mera ipotesi, quasi del tutto staccata dal reale, mentre in 43b l inserimento del futuro semplice dell indicativo nell apodosi trasforma il costrutto nell espressione di un proposito in caso - che ritengo improbabile - di pioggia, ho la ferma intenzione di uscire con l ombrello. Lo stesso effetto di indebolimento visto nell apodosi di 41a si ha nel condizionale indipendente. In una richiesta come Vorrei mezzo chilo di ravioli di magro, enunciata ad esempio in una panetteria, il condizionale permette di presentare il desiderio del cliente come più remoto, e quindi meno aggressivo, e la frase risulta decisamente più cortese rispetto a Voglio mezzo chilo di ravioli di magro, con l indicativo.

Sempre in condizionale indipendente, l effetto di indebolimento si trova in frasi in cui il parlante si presenta in forma modesta, come nel seguente dialogo A - Scusi, ma lei chi è? B - Ma, io veramente sarei l idraulico che lei aveva fatto chiamare, ed in brani di testi narrativi, soprattutto giornalistici, in cui l autore non ha la totale sicurezza della verità o attendibilità di quanto sta riportando, e segnala il suo distacco proprio con il condizionale, semplice o composto Secondo le nostre informazioni II presidente si sarebbe recato presso la sua villa nei sobborghi della città, per tenere una riunione con i suoi principali collaboratori, e vi si troverebbe tuttora, in attesa di segnali più chiari dalla capitale . f Il sistema substandard di concordanza di modi e tempi II sistema substandard di concordanza di modi e Tempi, è tipico solamente di alcune varietà più basse esso ha sostituito l opposizione tra possibile verità e possibile falsità del sistema standard con una opposizione tra possibile e controfattuale. II sistema substandard conserva infatti le varie combinazioni di tempi dell indicativo per l italiano standard, ma utilizza l indicativo anche per esprimere l interpretazione non controfattuale di frasi come 44a dell italiano standard 44 a. Se piovesse molto forte, uscirei con l ombrello. 34a b. Se piove molto forte, esco con l ombrello.

Per i costrutti controfattuali invece, il sistema substandard utilizza l indicativo imperfetto in protasi ed apodosi l interpretazione controfattuale di 44a è resa da 45a, e la stessa concordanza è utilizzata per esprimere gli altri costrutti ad interpretazione controfattuale l uso del piuccheperfetto nella protasi di 45f segnala lo scarto temporale esistente fra il contenuto proposizionale della protasi e quello dell apodosi 45 a. Se pioveva molto forte, uscivo con l ombrello. b. Se ero un marziano, avevo le orecchie verdi. c. Se Enrico era a casa, rispondeva al telefono. d. Se non arrivavate tardi, non perdevate il treno. e. Se prendeva il treno delle 3 arrivava alle 9. f. Se quell edificio era stato venduto, nell archivio del catasto ce n era traccia.

L uso dell indicativo imperfetto nei costrutti condizionali del sistema substandard ha implicazioni solo modali, e non più temporali, potendo essere usato per esprimere la controfattualità al passato, al presente, ed al futuro 46 a. Se ieri venivi alla festa, ti divertivi un sacco. b. Se adesso eri alla festa, ti divertivi un sacco. e. Se domani venivi alla festa, ti divertivi un sacco.

Il valore di controfattualità dell indicativo imperfetto nei costrutti condizionali del sistema substandard è confermato dall applicazione delle stesse prove per dimostrare l interpretazione non obbligatoriamente controfattuale della combinazione congiuntivo piuccheperfetto e o condizionale composto in italiano standard.

Infatti 47 , con l imperfetto a segnalare la controfattualità ed il contesto linguistico successivo a segnalare invece l ipoteticità nel passato, è inaccettabile, mentre 48 , che è la versione di 38b nel sistema substandard, non è del tutto accettabile 47 Se quell edificio era stato venduto, nell archivio del catasto ce n era traccia bisogna quindi passare a controllare in quell ufficio. 48 Se prendeva il treno delle 3 arrivava alle 9 se invece prendeva quello delle 5 arrivava alle 11 adesso è mezzogiorno, e quindi lo troviamo comunque in albergo. g Costrutti condizionali pseudocoordinati In alcuni casi un rapporto condizione-conseguenza non viene espresso da una apodosi sovraordinata contenente una protasi subordinata introdotta da se come negli esempi visti fin qui, ma da una sequenza di due frasi apparentemente coordinate, collegate eventualmente da operatori di congiunzione o disgiunzione la prima frase può essere imperativa o interrogativa polare 49 a. Alza le mani o altrimenti se no sparo! b. Ripetilo e ti rompo la testa! c. Dammi retta e non ti pentirai! d. Vuoi un gelato? Te lo vado subito a prendere. e. Cercano la rissa? Gli daremo un sacco di botte.

Di solito se la prima frase è interrogativa la seconda frase può essere introdotta da un operatore di congiunzione, ma non da un operatore di disgiunzione 50 a. Vuoi un gelato? E io te lo vado subito a prendere. b. Vuoi un gelato? O Altrimenti Se no non te lo vado subito a prendere. 51 a. Cercano la rissa? E noi gli daremo un sacco di botte. b. Cercano la rissa? O Altrimenti Se no non gli daremo un sacco di botte.

I costrutti in 49 costituiscono delle pseudocoordinazioni, e sono normalmente parafra-sabili tramite costrutti condizionali subordinati 52 a. Se non alzi le mani sparo. b. Se lo ripeti ti rompo la testa. e. Se mi dai retta non ti pentirai. d. Se vuoi un gelato te lo vado subito a prendere. e. Se cercano la rissa gli daremo un sacco di botte.

Dal punto di vista delle azioni linguistiche eseguibili con questi costrutti, si può dire che in 49 , come in 52 , si trovano ordini modificati da minacce a. e b esortazioni modificate da previsioni favorevoli e offerte precedute da richiesta di conferma d e minacce e Per l interpretazione semantico-pragmatica di questi costrutti è necessario ricordare in primo luogo che fanno immediatamente scattare l inferenza sollecitata 53 a. Se alzi le mani non sparo. b. Se non lo ripeti non ti rompo la testa. c. Se non mi dai retta ti pentirai. d. Se non vuoi un gelato non te lo vado subito a prendere. e. Se non cercano la rissa non gli daremo un sacco di botte.

Su questa base l interpretazione dell imperativo come ordine a b. o come consiglio e. dipende dal valore argomentativo della seconda frase in 49a-b l interlocutore non vede come positivo il fatto che gli si spari o gli si voglia rompere la testa, sceglie come preferenziale la lettura di 53a-b cioè l inferenza sollecitata, ed interpreta l imperativo come ordine positivo in a per la presenza dell operatore di disgiunzione, negativo in b per la presenza dell operatore di congiunzione in 49c, invece, il non rischiare di pentirsene è visto come positivo, l interlocutore sceglie come preferenziale la lettura in 52c, ed interpreta l imperativo come consiglio, o esortazione.

Anche le frasi b. e c. possono essere realizzate con operatori di disgiunzione come a negando la proposizione opportuna secondo il meccanismo appena illustrato 54 a. Non ripeterlo o altrimenti se no ti rompo la testa. b. Dammi retta o altrimenti se no ti pentirai.

Va segnalato che 54b, come anche 53c, è facilmente interpretabile non solo come consiglio, ma anche come ordine modificato da una minaccia ciò dipende dall eventuale controllo del parlante sul pentimento dell interlocutore.

Le frasi 52 possono comparire con la concordanza congiuntivo nella protasi condizionale nell apodosi con la combinazione congiuntivo imperfetto condizionale semplice conservano, sep-pur indebolito, il valore di azioni linguistiche come ordini, consigli, esortazioni, minacce, ecc mentre con la combinazione congiuntivo piuccheperfetto condizionale composto possono essere intesi solo come condizionali dichiarativi 55 a. Se non alzassi le mani sparerei. b. Se lo ripetessi ti romperei la testa. e. Se mi dessi retta non ti pentiresti. d. Se volessi un gelato te lo andrei subito a prendere. e. Se cercassero la rissa gli daremmo un sacco di botte. 56 a. Se non avessi alzato le mani avrei sparato. b. Se lo avessi ripetuto ti avrei rotto la testa. e. Se mi avessi dato retta non ti saresti pentito. d. Se avessi voluto un gelato te lo sarei subito andato a prendere. e. Se avessero cercato la rissa gli avremmo dato un sacco di botte.

I costrutti pseudocoordinati esemplificati in 49 , invece, non possono seguire la concordanza normale dei condizionali, neppure nella proposizione che corrisponde all apodosi della costruzione subordinata 57 a. Alza le mani o altrimenti se no sparerei avrei sparato. b. Ripetilo e ti romperei avrei rotto la testa. c. Dammi retta e non ti pentiresti saresti pentito. d. Vuoi un gelato? Te lo andrei sarei andato subito a pren dere. e. Cercano la rissa? Gli daremmo avremmo dato un sacco di botte. h Costruiti condizionali interrogativi e imperativi Tutti i periodi ipotetici presi in considerazione finora presentano una apodosi dichiarativa, ma è possibile trovare costrutti la cui apodosi è una proposizione interrogativa o imperativa.

Nel caso dell interrogativa si trovano le possibilità di concordanza di modi e Tempi viste fin qui, sia per le interrogative polari sia per le interrogative argomentali 58 a. Se vinci alla lotteria, comprerai un auto nuova? b. Se vincessi alla lotteria, compreresti un auto nuova? c. Se avessi vinto alla lotteria, avresti comprato un auto nuova? 59 a. Se vinci alla lotteria, cosa farai con i soldi? b. Se vincessi alla lotteria, cosa faresti con i soldi? c. Se avessi vinto alla lotteria, cosa avresti fatto con i soldi? Nel caso dell imperativa, la protasi può essere solo all indicativo, o al congiuntivo imperfetto 60 a. Se hai bisogno di me, chiamami a casa. b. Se avessi bisogno di me, chiamami a casa. c. Se avessi avuto bisogno di me, chiamami a casa. Periodi ipotetici di questo tipo possono essere espressi anche come pseudocoordinazioni, con la protasi realizzata da una domanda.

In questo caso, fermo restando l impiego delle forme dell imperativo nell apodosi, nella domanda si può trovare solo l indicativo 61 a. Hai bisogno di me? Chiamami a casa. b. Avessi bisogno di me? Chiamami a casa. c. Avessi avuto bisogno di me? Chiamami a casa. Esistono alcuni costrutti introdotti dall operatore di subordinazione se che non sono necessariamente ipotetici né condizionali, in quanto non presentano contenuti proposizionali ipotizzati, ma sicuramente veri o sicuramente falsi, e fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi non esiste in genere alcun reale rapporto di condizione-conseguenza si tratta dei costrutti bi-affermativi, e dei costrutti bi-negativi. Un costrutto bi-negativo è caratterizzato da una apodosi dal contenuto proposizionale patentemente falso, e da una concordanza generalmente all indicativo 62 a. Se tu giochi bene a tennis, io sono Ivan Lendl. b. Se tu giocassi bene a tennis, io sarei Ivan Lendl. c. Se tu avessi giocato bene a tennis, io sarei stato Ivan Lendl. 63 a. Se Piero è forte a scacchi, io sono Gorbaciov. b. Se Piero fosse forte a scacchi, io sarei Gorbaciov. c. Se Piero fosse stato forte a scacchi, io sarei stato Gorbaciov.

Fra il contenuto proposizionale della protasi e quello dell apodosi può esistere, ma non necessariamente, un qualche collegamento di tipo logico infatti in 62a si può ricostruire un paragone del tipo Se il tuo modo di giocare a tennis si può definire buono, allora il mio modo può essere comparato a quello di un campione, ma in 63a non è assolutamente possibile, o è comunque poco naturale, instaurare un collegamento logico tra l abilità di qualcuno a scacchi e la falsa identità del parlante con il premier sovietico.

Il meccanismo di questi costrutti si basa sulla semantica del periodo ipotetico se p, q - pVero E qVero O pFalso E q falso - Un costrutto condizionale viene in genere interpretato, grazie all inferenza sollecitata, come bicondizionale, il che significa che i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi possono essere o entrambi veri o entrambi falsi in un costrutto bi-negativo la falsità del contenuto proposizionale dell apodosi si riflette, in base alla parte tra parentesi dello schema appena visto, sul contenuto proposizionale della protasi, che risulta così anch esso falso 64 È falso che io sia Ivan Lendl, e quindi è falso che tu giochi bene a tennis. 65 È falso che io sia Gorbaciov, e quindi è falso che Piero sia forte a scacchi.

Infatti i costrutti di questo tipo sono di solito utilizzati per esprimere un parere sarcastico sulla falsità del contenuto proposizionale della protasi, enunciato o proposto dall interlocutore 66 Se lei è un poliziotto, mia moglie è Sofia Loren. La coloritura sarcastica deriva, oltre che dall accostamento di due contenuti proposizionali che non hanno necessariamente a che fare l uno con l altro, anche dall inserimento di un contenuto proposizionale patentemente falso in uno schema di concordanza l indicativo il cui valore semantico è la segnalazione di possibile verità. Un effetto molto simile, anche se non identico, a quello dei costrutti bi-negativi veri e propri si ottiene con una apodosi all imperativo, normalmente interpretata come sfida che non sarà raccolta 67 Se sei un bravo cuoco, preparami subito un filetto al pepe verde! 68 Se lei è un poliziotto, mi mostri subito la sua tessera di riconoscimento! Il meccanismo è lo stesso illustrato sopra, ma con un passaggio logico in più se la sfida non viene raccolta, ciò significa che lo sfidato non è in grado di realizzare il contenuto proposizionale dell apodosi, e che quindi non si trova nelle condizioni ipotizzate dalla protasi.

Un altra possibilità è costituita dall uso di un apodosi interrogativa, che presupponga un contenuto proposizionale in contrasto con quello della protasi 69 Se ha preparato per tre mesi questo esame, perché non sa rispondere ad una domanda così semplice? Lo scopo dell apodosi interrogativa non è principalmente quello di ottenere una risposta, quanto quello di comunicare che il candidato non sa rispondere ad una domanda semplice, e che quindi non si è preparato per l esame. Un costrutto bi-affermativo presenta invece come contenuti proposizionali della protasi e o dell apodosi fatti comunemente noti come veri, che fanno parte delle conoscenze comuni condivise, e sono quindi presupposti pragmaticamente. Proprio per questo possono comparire solo con concordanza all indicativo il valore semantico della combinazione congiuntivo-condizionale è infatti la segnalazione della possibile falsità dei contenuti delle due proposizioni 70 a. Se la situazione nel Golfo Persico è critica, quella dei campi profughi di Gaza non è certo allegra. b. Se la situazione nel Golfo Persico fosse critica, quella dei campi profughi di Gaza non sarebbe certo allegra. c. Se la situazione nel Golfo Persico fosse stata critica, quella dei campi profughi di Gaza non sarebbe stata certo allegra.

Come nei bi-negativi, anche in questo tipo di costrutti non esiste necessariamente un rapporto di condizione-conseguenza fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi in genere si instaura un rapporto di semplice correlazione o collegamento, come in 70a, o un rapporto che può essere interpretato come causale, o avversativo, o concessivo, come si vede dagli esempi in 71 e dalle loro parafrasi esplicitamente causali, avversative, e concessive, in 72 71 a. Se è nevicato già in ottobre, avete avuto un inverno freddissimo. b. Se Ugo era adirato, Maria era tranquilla. c. Se il parere del Fondo Monetario Internazionale sull economia del nostro paese è stato positivo, non dobbiamo dimenticare la ripresa dell inflazione. 72 a. Poiché è nevicato già in ottobre, avete avuto un inverno freddissimo. b. Ugo era adirato, ma Maria era tranquilla. c. Sebbene il parere del Fondo Monetario Internazionale sull economia del nostro paese sia stato positivo, non dobbiamo dimenticare la ripresa dell inflazione.

Protasi ed apodosi dei costrutti bi-affermativi possono essere rinforzate da elementi che sottolineano la verità dei contenuti proposizionali espressi, o che ne rimarcano la correlazione 73 Se è vero che la situazione nel Golfo Persico è critica, è anche vero che quella dei campi profughi di Gaza non è certo allegra. 74 Se da un lato le fazioni musulmane in Libano potevano contare sull appoggio siriano, dall altro i maroniti avevano in Israele una specie di alleato.

Questi elementi di rinforzo non compaiono invece normalmente nei costrutti condizionali standard, che esprimono un rapporto di condizione-conseguenza fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi 75 a. Se è vero che piove, esco con l ombrello. b. Se da un lato piove, dall altro esco con l ombrello.

Nei costrutti bi-affermativi compaiono normalmente combinazioni di tempi passati dell indicativo, come si è visto negli esempi precedenti, ed è anche possibile contrariamente a quanto accade per i periodi ipotetici standard, esempio 28 la comparsa del perfetto semplice in protasi ed apodosi 76 Se Picasso attraversò tutte le avanguardie storiche, le sue opere furono tra i migliori esempi di classicità del 900. Invece risulta estremamente difficile interpretare come bi-affermativi costrutti al futuro anche il ricorso ad elementi di rinforzo, come in 73 e 74 , non è sufficiente a eliminare la venatura modale di incertezza tipica del futuro, e quindi la ipoteticità di fondo della sequenza nemmeno 77 è da ritenere perciò un costrutto bi-affermativo 77 Se è vero che verrò eletto presidente, come ormai è ceno, è anche vero che sarai proprio tu il mio segretario personale.

Esistono poi alcuni costrutti condizionali molto particolari, dalle caratteristiche simili, ma non uguali a quelle dei bi-affermativi protasi ed apodosi presentano contenuti proposizionali non ipotizzati, ma veri, ed il rapporto logico deve essere però espresso esplicitamente 78 Se Giulio se ne è andato dopo il primo tempo, è perché non riusciva proprio a sopportare quel film. Un esempio come 78 è semanticamente equivalente ad un costrutto contenente una frase causale, come 79 qui sotto, del quale condivide anche la sequenza effetto dato - causa nuova per i concetti di dato e nuovo per le frasi causali sia in 78 sia in 79 l elemento proposizionale dato l effetto si trova in posizione iniziale di costrutto, mentre la causa nuova si trova in posizione finale 79 Giulio se ne è andato dopo il primo tempo, perché non riusciva proprio a sopportare quel film. E anche possibile avere la causa nuova in posizione iniziale di costrutto, e l effetto dato in posizione finale, tramite l utilizzo di una frase complessa scissa 80 È perché non riusciva proprio a sopportare quel film che Giulio se ne è andato dopo il primo tempo.

Costrutti del tipo di 78 possono però comparire solo se il rapporto logico fra i contenuti delle due proposizioni è di tipo causale, o finale Sia rapporti temporali, 81b-e, o condizionali, 81f, o concessivi, 81g, danno luogo a sequenze agrammaticali 81 a. Se ti ho portato quei fiori è per farmi perdonare. b. Se Antonio ha comprato un libro è quando è arrivata Maria. c. Se Antonio ha comprato un libro è mentre arrivava Maria. d. Se Antonio ha comprato un libro è prima che arrivasse Maria. e. Se Antonio ha comprato un libro è dopo che è arrivata Maria. f. Se esco con l ombrello è se piove. g. Se siamo arrivati in orario è benché il treno fosse partito in ritardo.

Alcune frasi di questo tipo risultano accettabili al passato.

Si confronti 81d con Se Antonio ha mai comprato un libro, è stato prima che arrivasse Maria. Le frasi complesse scisse sono invece possibili con rapporti causali, finali, temporali, marginalmente ipotetici, ma non concessivi 82 a. È per farmi perdonare che ti ho portato quei fiori. b. È quando è arrivata Maria che Antonio ha comprato un libro, c. È mentre arrivava Maria che Antonio ha comprato un libro, d. È prima che arrivasse Maria che Antonio ha comprato un libro, e. È dopo che è arrivata Maria che Antonio ha comprato un libro, f. E se piove che esco con l ombrello. g. È benché il treno fosse partito in ritardo che siamo arrivati in orario. i Condizioni su azioni linguistiche In alcuni casi la protasi esprime un contenuto proposizionale che funge da condizione non per il contenuto proposizionale dell apodosi, ma per la realizzazione dell azione linguistica che può essere eseguita nell apodosi 83 Se hai fame, ci sono dei biscotti nella credenza.

Come si vede, la fame dell interlocutore non è una condizione che, se realizzata, abbia come conseguenza l esistenza dei biscotti nella credenza, ma è piuttosto una condizione per l esecuzione della offerta di biscotti all interlocutore se l interlocutore non ha appetito non ha senso offrirgli del cibo. In questo tipo di costrutti condizionali l espressione dell inferenza sollecitata sembra portare a risultati del tutto assurdi 84 Se non hai fame, nella credenza non ci sono biscotti. Quindi non sembra possibile applicare a questi costrutti la normale interpretazione bicondizionale. Ma, come detto sopra, la protasi condiziona non il contenuto proposizionale dell apodosi, ma l azione linguistica con essa eseguibile verbalizzando esplicitamente il tipo di azione linguistica da compiere, l interpretazione bi-condizionale diventa possibile, come si vede dalla piena accettabilità dell espressione dell inferenza sollecitata 85 a. Se hai fame, ti offro dei biscotti. b. Se non hai fame, non ti offro dei biscotti.

Questi costrutti condizionali sono possibili con diversi tipi di azioni linguistiche, per esempio offerte, complimenti, domande, o asserzioni, 86 , ma appaiono inaccettabili o estremamente marginali con concordanza al congiuntivo e condizionale, 87 e 88 86 a. Se hai bisogno di me, puoi trovarmi in ufficio. b. Se posso permettermi, hai un gran bell aspetto. c. Se non sono indiscreto, cosa hai fatto ieri sera? d. Se le mie informazioni sono giuste, Mario ha rifiutato quel lavoro. 87 a. Se avessi bisogno di me, potresti trovarmi in ufficio. b. Se potessi permettermi, avresti un gran bell aspetto. c. Se non fossi indiscreto, cosa avresti fatto ieri sera? d. Se le mie informazioni fossero giuste, Mario avrebbe rifiutato quel lavoro. 88 a. Se avessi avuto bisogno di me, avresti potuto trovarmi in ufficio. b. Se avessi potuto permettermi, avresti avuto un gran bell aspetto. c. Se non fossi stato indiscreto, cosa avresti fatto ieri sera? d. Se le mie informazioni fossero state giuste, Mario avrebbe rifiutato quel lavoro. 88a, e, d sono accettabili se interpretati come condizionali standard, con il contenuto proposizionale della protasi che condiziona quello dell apodosi non hai avuto bisogno di me, e quindi non mi hai chiamato ma sapevi che in caso di necessità io ero in ufficio ieri sera sono stato indiscreto e ciò ti ha fatto tenere un determinato comportamento come ti saresti comportata nel caso io non fossi stato indiscreto? e le mie informazioni, che ho passato a Mario, non erano attendibili, e ciò ha fatto sì che Mario accettasse compiendo un errore quel lavoro . j Protasi non introdotte da se La protasi di periodo ipotetico può essere espressa in alcuni casi senza l operatore di subordinazione se. Questo avviene non solo nel caso dei costrutti condizionali pseudocoordinati, ma anche con costruzioni di tipo subordinato.

Per esempio, se può essere omesso in costrutti stilisticamente alti 89 Succedesse a me sarei rovinato V. Pratolini, Lo scialo, Milano, Mondadori, 1960, p. 387 L omissione di se non è possibile nei costrutti con la concordanza all indicativo, 90a. Si ha inoltre un inversione di posizione fra verbo e soggetto espresso 90b-c 90 a. Arrivano Arriveranno in tempo i rinforzi, riusciremo ad evitare la sconfitta. b. Arrivassero Fossero arrivati in tempo i rinforzi, riusciremmo saremmo riusciti ad evitare la sconfitta. c. I rinforzi arrivassero fossero arrivati in tempo, riusciremmo saremmo riusciti ad evitare la sconfitta. Questo tipo di struttura è parallelo a quello che si ha con il gerundio e con l infinito, dove si ha l inversione obbligatoria fra verbo ausiliare e soggetto espresso.

Come nel caso di gerundive e infinitive, questa costruzione è limitata allo stile alto ed è possibile con un gruppo ristretto di verbi al congiuntivo.

Oltre che da se le protasi di periodo ipotetico possono essere introdotte da una serie di altri operatori di subordinazione, che sono tutti però lessicalmente più ricchi, hanno un significato meno astratto, e più forti connotazioni stilistiche in genere alte qualora, quando, ove, laddove ammesso che, supposto che, nel caso che, nell ipotesi che, nell eventualità che purché, a patto che, a condizione che. Di questi operatori descriveremo prima le caratteristiche semantiche principali che permetteranno di raccoglierli in sottogruppi, e poi la concordanza dei modi e dei Tempi, che è invece comune a tutti.

Qualora, quando, ove, e laddove appartengono allo stile alto, ed in particolare connotano un linguaggio giuridico-burocratico-amministrativo 91 a. Qualora il perito ne abbia avanzato esplicita richiesta, il dibattimento potrà essere rinviato. b. Ove Laddove ricorrano le condizioni previste dal secondo comma della circolare ministeriale il rilascio dei documenti richiesti avverrà entro dieci giorni.

Sono piuttosto dello stile formale ammesso che, supposto che, nell ipotesi che, nell eventualità che più corrente nel caso che. Rispetto agli altri operatori di questo gruppo, ammesso che e nell eventualità che aggiungono ai contenuti proposizionali espressi una sfumatura di maggiore improbabilità, come si vede dalla pur lievemente diversa accettabilità semantica degli esempi seguenti 92 a. Supposto che Nel caso che Nell ipotesi che Giampiero riesca ad affittare quella casa al mare - cosa che pare molto probabile - passeremo da lui una settimana in luglio. b. Ammesso che Nelleventualità che Giampiero riesca ad affittare quella casa al mare - cosa che pare molto probabile - passeremo da lui una settimana in luglio.

Molto simili agli operatori di subordinazione ammesso che e supposto che sono am mettiamo il caso che e supponiamo che, che possono introdurre costrutti condizionali sintatticamente coordinati 93 a. Mettiamo che Franco arrivi sabato sera. Io non vado certo a prenderlo! b. Supponiamo che domenica ci sia bel tempo.

Verreste al mare con noi? c. Mettiamo il caso che non fossi venuto ad aspettarti all aeroporto per tornare a casa avresti preso un taxi. Ammettiamo che come ammesso che in 92b aggiunge ai contenuti proposizionali espressi dal costrutto una sfumatura di maggiore improbabilità, come si vede dalla marginalità di Ammettiamo che Giampiero riesca ad affittare quella casa al mare - cosa che pare molto probabile passeremo da lui una settimana in luglio.

Purché, a patto che e a condizione che introducono costrutti la cui apodosi esprime un contenuto proposizionale che deve poter essere visto favorevolmente dall interlocutore, altrimenti il risultato è una sequenza semanticamente inaccettabile 94 a. Purché A patto che A condizione che tu mi faccia uno dei tuoi caffè, ti sarò eternamente grato. b. Purché A patto che A condizione che tu mi faccia uno dei tuoi caffè, me ne andrò e non mi farò mai più vedere.

Gli stessi contenuti proposizionali possono essere inseriti in un costrutto condizionale introdotto da se in questo caso l unico cambiamento è il giudizio implicito sulla qualità del caffè preparato dall interlocutore 95 a. Se mi farai uno dei tuoi caffè, ti sarò eternamente grato. b. Se mi farai uno dei tuoi caffè, me ne andrò e non mi farò mai più vedere.

Invece, il contenuto proposizionale della protasi può essere di per sé interpretato positivamente o negativamente, senza influenzare l accettabilità della sequenza, ma viene presentato come desiderato dal parlante 96 a. Purché A patto che A condizione che tu mi liberi dalla presenza di quell antipatico di Riccardo, ti offrirò una cena sontuosa. b. Purché A patto che A condizione che tu mi liberi dalla presenza di mia moglie, ti offrirò una cena sontuosa.

Proprio questa sfumatura di desiderio, che da una coloritura finale ai condizionali di questo tipo, giustifica la restrizione sopra illustrata.

Se il contenuto proposizionale dell apodosi gli sembra favorevole, l interlocutore tenderà a soddisfare la condizione cioè il desiderio del parlante per ottenere la conseguenza è quanto dovrebbe accadere con i costrutti in 94a , 95a e 96 in 95b invece l interlocutore non cercherà di ottenere il contenuto proposizionale dell apodosi che vede come negativo, non soddisfacendo quindi il nondesiderio espresso dalla protasi. Questo tipo di inter-pretazione, possibile appunto in un costrutto introdotto da se, come 95b, non ha luogo in 94b a causa della presenza di purché, a patto che e a condizione che, che richiedono, oltre ad un contenuto proposizionale dell apodosi positivo per l interlocutore, anche un contenuto proposizionale della protasi desiderato, o per lo meno presentato come tale dal parlante.

Tutti questi operatori lessicalmente ricchi, che impongono alcune limitazioni ai contenuti proposizionali di protasi ed apodosi, risultano inappropriati pur con lievi differenze da elemento ad elemento con alcuni dei costrutti condizionali di tipo specifico illustrati precedentemente.

In particolare appaiono inaccettabili o marginali se combinati con costrutti bi-negativi, bi-affermativi, e con protasi che presentano condizioni sull esecuzione di azioni linguistiche in quest ultimo caso alcuni operatori risultano accettabili 97 a. Qualora Ove Laddove Ammesso che Supposto che Nel caso che Nell ipotesi che Nelleventualità che Purché A patto che A condizione che tu giochi bene a tennis, io sono Ivan Lendl. b. Qualora Ove Laddove Ammesso che Supposto che Nel caso che Nell ipotesi che NelTeventualità che Purché A pano che A condizione che la situazione nel Golfo Persico sia critica, quella dei campi profughi di Gaza non è ceno allegra. c. Qualora Ove Laddove Ammesso che Supposto che Nel caso che Nell ipotesi che Nell eventualità che Purché A patto che A condizione che tu abbia fame, ci sono dei biscotti nella credenza.

Per quanto riguarda la concordanza dei modi e dei Tempi, questi operatori condividono la concordanza di se limitatamente alla combinazione congiuntivo condizionale 98 a. Nell eventualità che piovesse molto forte, uscirei con l ombrello. b. Ammesso che quell edificio fosse stato venduto, nell archivio del catasto ce ne sarebbe traccia. c. Nel caso che Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al telefono. d. Qualora non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno. Nei casi in cui se introduce costrutti con indicativo in protasi ed apodosi, questi operatori si combinano con congiuntivo presente e perfetto nella protasi, e con l indicativo nell apodosi 99 a. Se domenica ci sarà bel tempo, andremo a sciare. b. Supposto che domenica ci sia bel tempo, andremo a sciare. c. Se hai comprato il giornale, possiamo vedere che film ci sono. d. Ammesso che tu abbia comprato il giornale, possiamo vedere che film ci sono. k Protasi con modi verbali non finiti Purché, a patto che e a condizione che presentano delle varianti che introducono protasi all infinito pur di, a patto ài, e a condizione di. Questi operatori condividono le restrizioni sui contenuti proposizionali di protasi ed apodosi, ma esprimono in modo ancora più forte la connotazione finale, al punto che non possono combinarsi con protasi all infinito composto 100 a. Pur di A patto di A condizione di ottenere un lavoro, sono disposto a trasferirmi in un altra città. b. Pur di A patto di A condizione di avere ottenuto un lavoro, sarei stato disposto a trasferirmi in un altra città.

La protasi all infinito semplice può invece combinarsi con l apodosi all indicativo ed al condizionale 101 a. Pur di avere quel prestito, ho firmato firmo firmerò tutte le cambiali che volevi vuoi vorrai. b. A patto di lavorare con te, accetterei qualsiasi condizione. c. A condizione di partire con te, Enrico avrebbe disdetto ogni impegno di lavoro.

Il soggetto non espresso dell infinitiva è obbligatoriamente coreferente con il SOGGETTO della predicazione dell apodosi sovraordinata. Le protasi all infinito compaiono anche introdotte semplicemente da a, che semanticamente appare molto più neutro degli operatori appena citati, ma compare preferibilmente con l espressione di condizioni sulle azioni linguistiche eseguibili con l apodosi 102 a. A dirti la verità, ti trovo ingrassato. b. Se posso devo dirti la verità, ti trovo ingrassato.

La combinazione di a con una protasi all infinito composto non è completamente esclusa mentre lo era nel caso di pur di, ecc v. 100 , ma è comunque marginale 103 a. Ad essere arrivati in tempo, non avremmo perso il treno. b. Ad avermi dato retta, ti saresti trovato meglio.

Anche un gerundio può essere interpretato come espressione della protasi di un periodo ipotetico, 104 - 106 , a meno che non si tratti di un gerundio composto, che provoca una lettura causale, fattuale , 107 104 a. Mangiando molto, ingrasso ingrasserò. b. Se mangio molto, ingrasso ingrasserò. 105 a. Mangiando molto, ingrasserei. b. Se mangiassi molto, ingrasserei. 106 a. Mangiando molto, sarei ingrassato. b. Se avessi mangiato molto, sarei ingrassato. 107 a. Avendo mangiato molto, ingrasso ingrasserò. b. Se ho mangiato molto, ingrasso ingrasserò. c. Poiché ho mangiato molto, ingrasso ingrasserò.

Sempre a causa dell interpretazione causale del gerundio composto, esso è incompatibile con una sovraordinata al condizionale 108 Avendo mangiato molto ingrasserei sarei ingrassato. Un gerundio semplice può avere interpretazione ipotetica se si combina con apodosi al condizionale, e all indicativo presente o futuro semplice, come abbiamo visto in 104 - 106 , ma se si combina con una apodosi con tempi passati dell indicativo emerge di nuovo una interpretazione causale 109 a. Arrivando in tempo, non abbiamo perso perdemmo il treno. b. ?Se siamo arrivati in tempo, non abbiamo perso perdemmo il treno. c. Poiché siamo arrivati in tempo, non abbiamo perso perdemmo il treno.

Anche un participio perfetto, accompagnato facoltativamente da se, può esprimere la protasi di un costrutto condizionale 110 a. Se Preso in tempo, un raffreddore si cura in tre giorni, b. Se viene preso in tempo, un raffreddore si cura in tre giorni. l Ordine delle proposizioni nella frase complessa I costrutti condizionali di vario tipo esemplificati finora presentano la protasi prima dell apodosi, ma, data la mobilità caratteristica delle proposizioni subordinate circostanziali rispetto alle loro sovraordinate, si possono trovare anche costrutti in cui l apodosi preceda la protasi 111 a. Se mi dai i soldi compro la casa. b. Compro la casa se mi dai i soldi.

I due possibili ordini delle proposizioni all interno di una frase complessa non sono comunque del tutto liberi, in quanto rispondono in primo luogo all esigenza di rispettare la sequenza non marcata dato-nuovo. Un costrutto condizionale avrà la protasi prima dell apodosi se il contesto linguistico precedente ha presentato il contenuto proposizionale della protasi se viceversa il contesto linguistico precedente ha presentato il contenuto proposizionale dell apodosi, nel costrutto l apodosi precederà la protasi 112 a. Parlante A Cosa farai se ti do i soldi? b. Parlante B Se mi dai i soldi compro la casa. c. Compro la casa se mi dai i soldi. 113 a. Parlante A A che condizioni comprerai la casa? b. Parlante B Compro la casa se mi dai i soldi. c. Se mi dai i soldi compro la casa. L ordine non è però l unico elemento in gioco nel rapporto dato-nuovo, poiché il rilievo prosodico, in questo caso la presenza di un picco into-nativo sulla proposizione in prima posizione, permette di usare le sequenze e. in 112 e 113 con lo stesso significato delle sequenze in b. 114 Parlante A Cosa farai se ti do i soldi? Parlante B COMPRO LA CASA se mi dai i soldi. 115 Parlante A A che condizioni comprerai la casa? Parlante B SE MI DAI I SOLDI compro la casa. 114 contiene una emarginazione o dislocazione a destra della protasi, mentre in 115 si tratta di una topicalizzazione della protasi, nelle quali l accento fecalizza l elemento in prima posizione la sequenza non marcata dato-nuovo può essere inoltre rovesciata anche tramite l uso delle frasi scisse. Mentre i costrutti condizionali di tipo subordinato, con una apodosi sovraordinata che contiene una protasi subordinata, sono generalmente reversibili possono cioè presentare la protasi seguita dall apodosi, o l apodosi seguita dalla protasi, i costrutti condizionali non subordinati, come per esempio quelli pseudocoordinati, non risultano reversibili 116 a. Alza le mani o altrimenti se no sparo! b. O Altrimenti Se no sparo, alza le mani! 117 a. Ripetilo e ti rompo la testa! b. È ti rompo la testa, ripetilo! Inoltre, essi non sono neppure simmetrici, poiché la prima pseudocoordinata, viene interpretata come protasi, e la seconda come apodosi, ed uno scambio di posizione intorno all eventuale operatore di coordinazione produce sequenze semanticamente strane, 118a-b, o con un significato totalmente diverso, come, partendo da 118c ipotetico, 118d non ipotetico 118 a. Sparo o altrimenti se no alza le mani! b. Ti rompo la testa e ripetilo! c. Vuoi un gelato? Te lo vado subito a prendere. d. Vado subito a prenderti un gelato.

Lo vuoi? Le versioni subordinate dei costrutti condizionali pseudocoordinati v. 52 appaiono invece reversibili, 119 , ma le sequenze risultano molto più naturali emarginando o dislocando a destra la protasi e fecalizzando con un picco intonativo l apodosi in prima posizione , 120 119 a. Sparo se non alzi le mani. b. Ti rompo la testa se lo ripeti. c. Non ti pentirai se mi dai retta. d. Ti vado subito a prendere un gelato se lo vuoi. e. Gli daremo un sacco di botte se cercano la rissa. 120 a. SPARO se non alzi le mani. b. TI ROMPO LA TESTA se lo ripeti, c. NON TI PENTIRAI se mi dai retta. d. TI VADO SUBITO A PRENDERE UN GELATO se lo vuoi. e. GLI DAREMO UN SACCO DI BOTTE se cercano la rissa.

Lo statuto sintattico dell apodosi, che può essere dichiarativa, interrogativa, o imperativa, non ha nessun effetto sulla reversibilità dei costrutti condizionali subordinati 121 a. Se piovessi uscirei con l ombrello. b. Se avessi vinto alla lotteria, avresti comprato un auto nuova? c. Se vinci alla lotteria, cosa farai con i soldi? d. Se hai bisogno di me chiamami a casa. 122 a. Uscirei con l ombrello se piovesse. b. Avresti comprato un auto nuova, se avessi vinto alla lotteria? c. Cosa farai con i soldi, se vinci alla lotteria? d. Chiamami a casa se hai bisogno di me. Ma non in tutti i periodi ipotetici subordinati la reversibilità è garantita.

Nei costrutti bi-negativi, per avere l ordine apodosi-protasi è necessario emarginare o dislocare a destra la protasi e fecalizzare con un picco intonativo l apodosi 123 a. Se tu giochi bene a tennis io sono Ivan Lendl. b. Io sono Ivan Lendl se tu giochi bene a tennis. c. IO SONO IVAN LENDL se tu giochi bene a tennis.

La reversione è invece possibile normalmente con i costrutti simili ai bi-negativi, con apodosi imperativa o interrogativa 124 a. Se sei un bravo cuoco, preparami subito un filetto al pepe verde! b. Preparami subito un filetto al pepe verde, se sei un bravo cuoco! 125 a. Se ha preparato per tre mesi questo esame, perché non sa rispondere ad una domanda così semplice? b. Perché non sa rispondere ad una domanda così semplice, se ha preparato per tre mesi questo esame? L anteposizione dell apodosi alla protasi nei costrutti bi-affermativi da risultati diversi a seconda del collegamento logico che si instaura fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi.

Se si tratta di semplice correlazione, la reversione da risultati agrammaticali emarginando o dislocando a destra la protasi e fecalizzando con un picco intonativo l apodosi si hanno frasi marginali 126 a. Se la situazione nel Golfo Persico è critica, quella dei campi profughi di Gaza non è certo allegra. b. La situazione dei campi profughi di Gaza non è certo allegra, se quella del Golfo Persico è critica. c. LA SITUAZIONE DEI CAMPI PROFUGHI DI GAZA NON È CERTO ALLEGRA, se quella nel Golfo Persico è critica.

Se il costrutto ha interprelazione causale la reversione è possibile normalmente, ma con i costrutti bi-affermativi ad interpretazione avversativa e concessiva si ha invece risultato agrammaticale 127 a. Se è nevicato già in ottobre, avete avuto un inverno freddissimo. b. Se Ugo era adirato, Maria era tranquilla. c. Se il parere del Fondo Monetario Internazionale sulla economia del nostro paese è stato positivo, non dobbiamo dimenticare la ripresa dell inflazione. 128 a. Avete avuto un inverno freddissimo, se è nevicato già in ottobre. b. Maria era tranquilla, se Ugo era adirato. c. Non dobbiamo dimenticare la ripresa dell inflazione, se il parere del Fondo Monetario Internazionale sull economia del nostro paese è stato positivo.

I costrutti simili ai bi-affermativi, che possono collegare solo contenuti proposizionali che abbiano rapporti causali o finali, non tollerano la reversione 129 a. Se Giulio se ne è andato dopo il primo tempo, è perché non riusciva proprio a sopportare quel film. b. È perché non riusciva.proprio a sopportare quel film se Giulio se ne è andato dopo il primo tempo.

La reversione diviene possibile sostituendo che a se, ma il risultato non è più un costrutto condizionale dove l apodosi precede la protasi, bensì una frase complessa scissa 130 È perché non riusciva proprio a sopportare quel film che Giulio se ne è andato dopo il primo tempo.

I costrutti in cui la protasi esprime una condizione non sul contenuto proposizionale dell apodosi, ma sull azione linguistica con essa eseguibile, sono reversibili 131 a. Se hai fame, ci sono dei biscotti nella credenza. b. Se posso permettermi, hai un gran bell aspetto. c. Se non sono indiscreto, cosa hai fatto ieri sera? d. Se le mie informazioni sono giuste, Mario ha rifiutato quel lavoro. 132 a. Ci sono dei biscotti nella credenza, se hai fame. b. Hai un gran bell aspetto, se posso permettermi. c. Cosa hai fatto ieri sera, se non sono indiscreto d. Mario ha rifiutato quel lavoro, se le mie informazioni sono giuste.

I costrutti condizionali con omissione di se danno sequenze agrammaticali cambiando di posizione protasi ed apodosi 133 a. Succedesse a me sarei rovinato V. Pratolini, Lo scialo, Milano, Mondadori, 1960, p. 387 b. Arrivassero Fossero arrivati in tempo i rinforzi, riusciremmo saremmo riusciti ad evitare la sconfitta. 134 a. Sarei rovinato succedesse a me. b. Riusciremmo Saremmo riusciti ad evitare la sconfitta, arrivassero fossero arrivati in tempo i rinforzi.

I costrutti introdotti da operatori di subordinazione ricchi risultano reversibili 135 a. Qualora il perito ne abbia avanzato esplicita richiesta, il dibattimento potrà essere rinviato. b. Quando Ove Laddove ricorrano le condizioni previste dal secondo comma della circolare ministeriale il rilascio dei documenti richiesti avverrà entro dieci giorni. c. Ammesso che Supposto che Nel caso che Nell ipotesi che Nell eventualità che Giampiero riesca ad affittare quella casa al mare, passeremo da lui una settimana in luglio. d. Purché A patto che A condizione che tu mi faccia uno dei tuoi caffè, ti sarò eternamente grato. 136 a. Il dibattimento potrà essere rinviato, qualora il perito ne abbia avanzato esplicita richiesta. b. Il rilascio dei documenti richiesti avverrà entro dieci giorni, quando ove laddove ricorrano le condizioni previste dal secondo comma della circolare ministeriale c. Passeremo da Giampiero una settimana in luglio, ammesso che supposto che nel caso che nell ipotesi che nell eventualità che riesca ad affittare quella casa al mare. d. Ti sarò eternamente grato, purché a patto che a condizione che tu mi faccia uno dei tuoi caffè.

Anche i costrutti che hanno la protasi con un modo verbale non finito permettono generalmente l anteposizione dell apodosi alla protasi 137 a. Pur di A patto di A condizione di ottenere un lavoro, sono disposto a trasferirmi in un altra città. b. A dirti la verità, ti trovo ingrassato. c. Arrivando in tempo, non avremmo perso il treno. d. Se Preso in tempo, un raffreddore si cura in tre giorni. 138 a. Sono disposto a trasferirmi in un altra città, pur di a patto di a condizione di ottenere un lavoro. b. Ti trovo ingrassato, a dirti la verità. c. Non avremmo perso il treno, arrivando in tempo. d. Un raffreddore si cura in tre giorni, se preso in tempo.

In alcuni casi la protasi posposta all apodosi è separata da una pausa più lunga, e pronunciata con un rilievo prosodico maggiore il risultato è una proposizione che più che condizionare il contenuto proposizionale dell apodosi, sembra indurre dubbi sulla sua certezza.

Oltre a se, gli operatori di subordinazione più frequenti in questi casi sono ammesso che, purché, ed a patto che 139 Domenica andremo a sciare.

Se non fa brutto tempo. 140 Domenica andremo a sciare.

Ammesso che Purché A patto che non faccia brutto tempo.

Queste protasi posposte sono assimilabili a proposizioni indipendenti esse possono anche essere enunciate da un parlante diverso da quello che enuncia l apodosi che a questo punto è una frase semplice 141 a. Parlante A Domenica andremo a sciare. b. Parlante B Se non fa brutto tempo. c. Ammesso che Purché A patto che non faccia brutto tempo. m Apodosi accompagnate da allora I diversi tipi di periodi ipotetici subordinati esemplificati finora presentano operatori di subordinazione che introducono la protasi, ma sono privi di elementi di collegamento o di ripresa nell apodosi fanno eccezione i costrutti bi-affermativi con elementi di rinforzo v. le frasi 73 e 74 . D altronde una delle tradizionali schematizzazioni del rapporto semantico ipoteticocondizionale, di origine logica, vede l apodosi accompagnata facoltativamente da allora se p, allora q. L inserimento di allora nell apodosi non è però possibile in tutti i tipi di costrutti condizionali.

Generalmente è possibile nei casi in cui fra i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi esiste o può essere instaurato un rapporto di condizione-conseguenza 142 a. Se domenica ci sarà bel tempo, allora andremo a sciare. b. Se fossi un marziano, allora avrei le orecchie verdi. c. Se non foste arrivati in ritardo, allora non avreste perso il treno.

L inserimento di allora da risultati grammaticali anche nel caso delle versioni subordinate dei costrutti condizionali pseudocoordinati, mentre per i costrutti pseudocoordinati veri e propri tale inserimento è possibile solo quando la protasi è realizzata da una frase interrogativa 143 a. Se non alzi le mani, allora sparo. b. Se lo ripeti, allora ti rompo la testa. c. Se mi dai retta, allora non ti pentirai. 144 a. Alza le mani o altrimenti se no allora sparo! b. Ripetilo e allora ti rompo la testa! c. Vuoi un gelato? Allora te lo vado subito a prendere.

Nel caso di apodosi interrogative l inserimento di allora rende il costrutto marginale, mentre esso è compatibile con apodosi imperative, sia nella versione subordinata sia in quella pseudocoordinata 145 a. Se avessi vinto alla lotteria, allora avresti comprato un auto nuova? b. Se vincessi alla lotteria, allora cosa faresti con i soldi? 146 a. Se hai bisogno di me, allora chiamami a casa. b. Hai bisogno di me? Allora chiamami a casa. Nei costrutti bi-negativi l inserimento di allora è generalmente possibile, mentre con i costrutti bi-affermativi il risultato è di solito agrammaticale 147 a. Se tu giochi bene a tennis, allora io sono Ivan Lendl. b. Se sei un bravo cuoco, allora preparami subito un filetto al pepe verde! c. Se ha preparato per tre mesi questo esame, allora perché non sa rispondere ad una domanda così semplice? 148 a. Se la situazione nel Golfo Persico è critica, allora quella del campi profughi di Gaza non è certo allegra. b. Se il parere del Fondo Monetario Internazionale sulla economia del nostro paese è stato positivo, allora non dobbiamo dimenticare la ripresa dell inflazione. c. Se Giulio se ne è andato dopo il primo tempo, C alierà è perché non riusciva proprio a sopportare quel film. d. Se Ugo era adirato, allora Maria era tranquilla. e. Se è nevicato già in ottobre, allora avete avuto un inverno freddissimo.

Nei periodi ipotetici in cui il contenuto proposizionale della protasi condiziona non il contenuto proposizionale dell apodosi ma l azione linguistica con essa eseguibile, l inserimento di allora da risultati marginali o agrammaticali 149 a. Se hai fame, allora ci sono dei biscotti nella credenza. b. Se posso permettermi, allora hai un gran bell aspetto. La presenza di allora è possibile nei costrutti con omissione di se, come anche con alcuni operatori di subordinazione lessicalmente ricchi 150 a. Arrivassero Fossero arrivati in tempo i rinforzi, allora riusciremmo saremmo riusciti ad evitare la sconfitta. b. Qualora Ove Laddove ricorrano le condizioni previste dal secondo comma della circolare ministeriale, allora il rilascio dei documenti richiesti avverrà entro dieci giorni. c. Ammesso che Supposto che Nel caso che Nell ipotesi che Nell eventualità che Giampiero riesca ad affittare quella casa al mare, allora passeremo da lui una settimana in luglio.

Con altri operatori di subordinazione lessicalmente ricchi l inserimento di allora da invece risultati agrammaticali, che si ripetono per le varianti degli stessi operatori che introducono protasi con modi verbali non finiti 151 a. Purché A patto che A condizione che tu mi faccia uno dei tuoi caffè, allora ti sarò eternamente grato. b. Pur di A patto di A condizione di ottenere un lavoro, allora sono disposto a trasferirmi in un altra città.

Le protasi con modi verbali non finiti danno comunque in genere risultati inaccettabili se combinate con apodosi accompagnate da allora 152 a. A dirti la verità, allora ti trovo ingrassato. b. A darmi retta, allora ti troveresti meglio. c. Mangiando molto, allora ingrasserei. d. Se Preso in tempo, allora un raffreddore si cura in tre giorni.

I costrutti la cui apodosi è accompagnata da allora non sono reversibili, se allora viene interpretato come legato a se 153 a. Allora Andremo a sciare, se domenica ci sarà bel tempo. b. Allora Sparo, se non alzi le mani. c. Allora Chiamami a casa, se hai bisogno di me! d. Allora Preparami subito un filetto al pepe verde, se sei un bravo cuoco! e. Allora Avete avuto un inverno freddissimo, se è nevicato già in ottobre. f. Allora Passeremo da Giampiero una settimana in luglio, ammesso che supposto che nel caso che nell ipotesi che nell eventualità che riesca ad affittare quella casa al mare. Le sequenze esemplificate in 153 sono accettabili anche con allora, purché tale avverbio venga interpretato non come elemento che collega l apodosi alla protasi del costrutto condizionale, ma l intero costrutto condizionale ad un eventuale contesto linguistico precedente 154 a. Ci sono tre voti per il mare, e otto voti per la montagna allora I andremo a sciare, se domenica ci sarà bel tempo. b. Te l ho già detto due volte con le buone adesso allora sparo, se non alzi le mani. c. Non ti fare problemi, io non mi muovo tutto il giorno siamo d accordo? Allora chiamami a casa, se hai bisogno di me! ecc. 2.

Le frasi concessive

Anche se per ora il servizio sia limitato e costoso e nessuno rischi d... e Sintassi del costrutto condizionale concessivo Poiché i costrutti co... Le sue pretese erano poche, ma mantenerlo per un periodo così lungo no... Giorgio è molto alto, ma non è riuscito a segnare un solo canestro. b.